Politica

Il primo discorso del presidente Trump: il potere torna al popolo

 

Washington (askanews) - "Oggi non stiamo trasferendo il potere da una amministrazione all'altra o da un partito all'altro ma stiamo trasferendo il potere da Washington dc per ridarlo a voi, il popolo". Così Donald Trump ha aperto il suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti, davanti alla folla riunita a Capitol Hill a Washington per assistere al suo giuramento.Chi si aspettava un cambio di tono a partire proprio dal primo discorso dopo l'insediamento, è rimasto deluso. Trump ha ripreso le fila di tutti i temi affrontati più volte in campagna elettorale: dall'attacco all'establishment all'America che viene prima di tutto e di tutti. "L'establishment ha protetto se stesso ma non i cittadini o il nostro paese, le loro vittorie non erano le vostre vittorie. Da ora tutto cambia", "I politici prosperano ma manca lavoro e le fabbriche chiudono" ha detto, declinando il concetto più e più volte e rivolgendosi sempre direttamente ai cittadini. "People" è la parola più ripetuta durante il suo discorso durato meno di 20 minuti, in cui ha lamentato un'America schiacciata dalla povertà, dalla droga, dalla disoccupazione e ha promesso prosperità, e lavoro, soprattutto lavoro. Prodotti americani per lavoratori americani.Un noi contro loro, scandito da continui richiami al voler "Rendere di nuovo grande l'America", che sembra tracciare un cerchio in cui restano solo Trump e i suoi elettori: fuori tutti gli altri, in un attacco contro tutta la classe dirigente, le grandi corporazioni, che sembra comprendere tutto senza distinzioni, anche il partito repubblicano e i suoi finanziatori."Ci riprenderemo i nostri lavori, i nostri confini, la nostra salute, e i nostri sogni" ha detto Trump in un discorso tutto in attacco in cui ha smorzato i toni solo in un passaggio. "Neri, marroni o bianchi, tutti abbiamo lo stesso sangue dei patrioti, tutti godiamo delle stesse libertà e tutti salutiamo la stessa bandiera americana".