Politica

Iraq, l'Isis rivendica gli attacchi suicidi a Kirkuk e Dibis

 

Bagdad (askanews) - L'Isis ha rivendicato l'ondata di attentati suicidi, che hanno provocato almeno 17 vittime, organizzati nell'Iraq settentrionale, in particolare nella città di Kirkuk e contro una centrale elettrica di Dibis. Lo rende noto l'agenzia Amaq, centrale di propaganda dell'organizzazione islamista.La raffica di attacchi terroristi è una risposta all'offensiva dell'esercito governativo iracheno che sta avanzando verso Mosul per riprendere la città da oltre due anni in mano agli uomini del cosiddetto califfato mentre i peshmerga curdi stanno puntando da est verso la roccaforte irachena dell'Isis. Le milizie sciite, che non interverranno nella battaglia per evitare confronti con la popolazione sunnita di Mosul, sono state schierate a ovest della città per evitare un ripiegamento verso la Siria dei guerriglieri di al Baghdadi.Secondo le prime ricostruzioni, nel mirino degli attentatori a Kirkuk sono finiti il quartier generale della polizia, posti di blocco stradali e pattuglie mobili delle forze dell'ordine, obiettivi attaccati da uomini armati che indossavano giubbotti esplosivi. A Dibis, nello stesso governatorato di Kirkuk, i terroristi hanno lanciato un attacco contro una centrale elettrica in costruzione i cui lavori sono stati affidati a una ditta iraniana.La provincia di Kirkuk, molto ricca di petrolio, è controllata dai curdi ma proprio per le sue risorse è al centro di una contesa tra le autorità regionali del Kurdistan iracheno e quelle centrali di Bagdad.(Immagini Afp)