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L'Austria rifà il ballottaggio, Rusconi: effetto più forte su Ue

 

Roma, (askanews) - La Corte costituzionale austriaca ha invalidato l'esito delle elezioni presidenziali e il ballottaggio tra il candidato dell'estrema destra Norbert Hofer (Fpoe) e il candidato indipendente - sostenuto dai verdi - Alexander Van Der Bellen, che aveva visto quest'ultimo spuntarla per circa 31.000 voti in più, è da rifare.Al telefono il politologo Gian Enrico Rusconi spiega cosa potrebbe accadere con l'effetto Brexit in corso. Se dovesse vincere il partito xenofobo guidato da Heinz Christian Strache dobbiamo temere un'Austria Exit?"Dobbiamo aspettare qualche giorno per vedere il tipo di argomenti della destra - ha spiegato il politologo, aggiungendo - se la destra di fronte al Brexit ha attenuato o ha puntualizzato il suo dissenso o se dice 'bene, radicalizziamo la situazione', mettendosi in linea con il lepenismo e il leghismo italiano ed evenutualmente con Alternative fuer Deutschland. Davvero si formerebbe un quadro molto serio".Il voto si terrà intorno al 18 settembre, secondo il quotidiano austriaco Kurier. Se il voto del 24 aprile, seguito dal ballottaggio del 22 maggio, era imperniato sulla questione Brennero/migranti, le prossime elezioni avranno un altro peso:"Comunque sia il tornare a votare avrà un effetto sull'Europa molto più forte di quello che ha avuto il precedente", ha sottolineato. Determinante per l'annullamento del voto sono state - scrive Kurier - delle irregolarità nel conteggio del voto postale in 140 circoscrizioni, nonché la diffusione anticipata di alcuni risultati parziali alla stampa. Secondo le accuse mosse dal partito di Heinz Christian Strache sono stati manipolati a favore di Van Der Bellen alcuni dati sull'affluenza - a Linz, dove ha vinto il candidato verde, per esempio, avrebbe votato il 598% degli aventi diritto - anche se il ministero dell'Interno austriaco ha già risposto che si tratta di banali errori di inserimento dati.(con immagini Afp)