Politica

La prima giunta di Sala a Milano in trasferta al Giambellino

 

Milano (askanews) - "Siamo partiti per questo dal Giambellino, per diversi motivi ma soprattutto perché qui c'è già un piano, ci sono già i fondi stanziati e siamo quindi in grado di spiegare più a breve esattamente quello che faremo. Settimana prossima ci metteremo già al lavoro per chiarire ambito, tempi e livelli di intervento del piano Giambellino. Io ribadisco la mia volontà, poi ci verrà un po' di tempo ma spero non troppo per identificare i fondi per l'intervento sulle periferie. Non abbiamo scherzato in campagna elettorale: c'è l'impegno entro due anni a non lasciare appartamenti comunali sfitti e quello a lavorare sul nostro patrimonio fondamentale. Dobbiamo identificare i fondi ma è un elemento fondamentale". Nelle parole pronunciate dal neosindaco di Milano Giuseppe Sala c'è il senso della scelta di tenere la prima seduta della sua Giunta nel cuore del popolare quartiere Giambellino, difficile periferia Sud Ovest della città, costellata da grandi caseggiati di edilizia popolare abbandonati da decenni e che a breve finiranno in un gigantesco piano di riqualificazione. Piano che preoccupa gli antagonisti del Comitato degli abitanti del quartiere che in una decina hanno dato vita ad una piccola ma rumorosa contestazione all'esterno della "Casetta verde" di via Odazio dove Sala e i suoi dodici assessori hanno discusso per oltre un'ora e mezza.Nel corso della seduta, la Giunta ha approvato le linee guida per le nuove misure dedicate a sostenere i cittadini più esposti ai disagi causati dai lavori per la nuova linea 4 della metropolitana, e quelle per l'introduzione del reddito di maternità: una card caricata con 150 euro al mese, per 24 mesi, riservata alle famiglie milanesi con un Isee sotto i 20mila euro che avranno un figlio.Al termine della seduta, lasciando il Giambellino, Sala ha ribadito che "noi siamo qua per parlare alla gente, questa è la cosa importante e senza nessun timore".