Politica

La tedesca Ursula von der Leyen presidente della Commissione Ue

 

Roma, 2 lug. (askanews) - E' lei la prima donna presidente della Commissione Europea: la tedesca Ursula von der Leyen già ministra diverse volte sotto i cancellierati Merkel. La sua scelta è il frutto di un delicato gioco di compromessi fra nazionalità, genere e appartenenze politiche. I paesi del blocco di Visegrad e l'Italia, che si erano opposti al socialista Franz Timmermans,l'hanno appoggiata perché è un personaggio più moderato, luterana osservante, membro del partito Cristiano Democratico di Merkel.Il quadro prevede nelle altre poltrone chiave il liberale Charles Michel, premier uscente belga, alla presidenza del Consiglio europeo; per il posto di Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune, c'è un socialista, il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell. I socialisti dovrebbero ottenere anche la presidenza del Parlamento europeo, nella persona dell'attuale presidente del Partito dei Socialisti europei, Sergej Stanishev. Candidata per la presidenza della Bce poi è la francese Christine Lagarde, ora direttrice del Fondo monetario internazionale, altra donna a un posto chiave, che accontenta il presidente francese Macron.Ursula von der Leyen è stata ministro della Famiglia, del Lavoro e poi della Difesa in Germania. Ha una formazione di economista e di medico ed è madre di ben sette figli. Parla tedesco e francese come lingue madri; suo marito Heiko von der Leyen, rampollo di una famiglia aristocratica, è un medico. E' una moderata, sì, ma si è sempre distinta per le sue posizioni a favore delle donne e dei diritti civili. Come ministra della Famiglia fu la prima a imporre i congedi obbligatori di paternità in Germania. Come ministra della Difesa nel 2017 ha silurato un generale Walter Spindler perché non aveva indagato sulle denunce di molestie e bullismo nei campi di addestramento. Nel 2014, aveva avviato un piano da 100 milioni di euro per rendere l'esercito più attraente per le reclute: nidi per i figli, distaccamenti calcolati per coincidere con le date dell'anno scolastico. Ha più volte sfidato la CDU: per esempio per far passare misure a tutela dei migranti, e per dare il suo sostegno alle nozze gay, approvate dal Bundestag dal 2017; Angela Merkel da parte sua si era detta contraria.