Politica

Legittima difesa, Mattarella promulga la legge ma pone paletti

 

Roma, 26 apr. (askanews) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge sulla legittima difesa ma ha posto alcune osservazioni. Il capo dello Stato ha infatti inviato una lettera ai Presidenti del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, della Camera, Roberto Fico, e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, sottolineando alcuni aspetti, in particolare quello della permanenza della condizione di 'necessità' per giustificare la legittima difesa.Mattarella specifica che la legge "amplia il regime di non punibilità a favore di chi reagisce legittimamente a un'offesa ingiusta, realizzata all'interno del domicilio e dei luoghi ad esso assimilati, il cui fondamento costituzionale è rappresentato dall'esistenza di una condizione di necessità".Viene inoltre sottolineato che "la nuova normativa non indebolisce né attenua la primaria ed esclusiva responsabilità dello Stato nella tutela della incolumità e della sicurezza dei cittadini, esercitata e assicurata attraverso l'azione generosa ed efficace delle Forze di Polizia".Immediato il commento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, promotore della legge: "A me interessa che i rapinatori abbiano paura quando fanno i loro mestiere. Io ascolto con interesse estremo i rilievi del capo dello Stato, ma la legittima difesa è legge dello Stato e i rapinatori da oggi sanno che se entrano in una casa, un italiano può difendersi senza rischiare di passare anni davanti a un tribunale in Italia. Questa legge rende il mestiere dei rapinatori più pericoloso di quello che era ieri".