Politica

Msf aiuta migliaia di sfollati del Camerun nel Cross River State

 

Roma, 1 feb. (askanews) - Una sorprendente storia di accoglienza dal Camerun, dove è in corso un esodo silenzioso che ha già provocato 437.000 sfollati interni e 30.000 rifugiati nella vicina Nigeria. Qui, prima ancora che nei campi profughi le persone sono state accolte dalla comunità locale nelle proprie case e nei propri villaggi."Da un anno ormai è iniziata una crisi politica in Camerun, che ha spinto moltissime persone ad attraversare il confine e a entrare in Nigeria. È una zona a Sud-Est della Nigeria, confinante con il Camerun. Il numero di persone è molto elevato, ma la cosa sorprendente è che i nigeriani sono stati estremamente ospitali con le comunità camerunensi", spiega Elisa Capponi, promotrice della salute di Medici Senza Frontiere (Msf) nello stato di Cross River."I bisogni sono molto elevati, le comunità sono sovraffollate, anche le cliniche dove operiamo", aggiunge Capponi.Medici Senza Frontiere (MSF) ha avviato una risposta di emergenza per fornire assistenza sia ai rifugiati che alle comunità che li ospitano. Mentre alcuni dei rifugiati vivono ancora nei villaggi al confine nigeriano insieme agli abitanti del posto, altri sono stati trasferiti in campi per i rifugiati. Il campo di Adagom, gestito dall'UNHCR, è stato costruito a metà agosto 2018. A dicembre, c erano già più di 6.400 persone.Per il dottor Precious Mudama, che opera nelle cliniche mobili di MSF nello stato di Cross River, i bisogni medici delle persone sono enormi. "Vediamo casi di abbandono come un caso in cui il padre e la madre sono fuggiti lasciando la figlia qui, una bambina di 6 anni che vive qui senza avere nessuno. Nei campi ci sono molti casi di bambini vulnerabili", spiega. "L'intervento di Msf nel Cross River è stato tempestivo - aggiunge Mudama - nel senso che prima che Msf arrivasse nel Cross River State c'erano enormi necessità nel settore sanitario dello stato", sottolinea.