Politica

Obama contro Putin: la Russia ha interferito nel voto

 

Washington (askanews) - L'ultima conferenza di fine anno per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è trasformata in un bilancio del suo operato, soprattutto in politica estera, e in un'occasione per lanciare chiari messaggi in patria e oltreoceano, in direzione Mosca. Il presidente russo Putin viene descritto senza mezzi termini come un avversario degli Stati Uniti "è l'ex capo del Kgb" ha sottolineato, non certo un alleato. Obama ha accusato la Russia di aver interferito nelle elezioni americane in favore di Trump con l'attacco hacker nei confronti di Clinton."Ai primi di settembre quando ho visto il presidente Putin in Cina ho capito che l'unico modo per assicurarmi che non succedesse più era parlare direttamente con lui e dirgli di smetterla o ci sarebbero state conseguenze serie". Un avvertimento diretto anche a Trump e alle sue strategie in politica estera soprattutto nei confronti di Russia e Cina.L'altro grande tema è stato la Siria. "La responsabilità per questa brutalità è in un solo posto: con il regime di Assad e i suoi alleati Russia e Iran e questo sangue e queste atrocità sono sulle loro mani", ha detto Obama attaccando nuovamente Putin.Non sono comunque mancati i rimpianti per non aver potuto fare di più. "Io mi sento sempre responsabile. Mi sono sentito responsabile quando i bambini venivano colpiti dai cecchini, quando milioni di persone sono state sfollate. Mi sono sentito responsabile per gli omicidi e le strage nel Sud Sudan, meno conosciute perché non ci sono molti social media lì. Ci sono posti nel mondo in cui succedeono cose orribili a causa degli Stati Uniti, a causa del fatto che io sono presidente. Certo che mi sento responsabile, ogni giorno mi chiedo se c'è qualcosa di diverso che avrei potuto fare per salvare vite o fare la differenza".