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Paesi fondatori a Roma: Ue è migliore risposta ad attuali sfide

 

Roma (askanews) - I 6 Paesi fondatori dell'Unione europea che si sono incontrati a Roma martedì 9 febbraio, sono "assolutamente convinti che l'Europa resti la migliore risposta che abbiamo per far fronte alle sfide dei nostri giorni e che ci consenta diversi percorsi di integrazione". Ricevuti dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, i suoi omologhi di Germania, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo confermano la volontà, in vista del sessantesimo anniversario del Trattato, di "continuare nel processo volto a creare un'unione ancora più stretta fra i popoli d'Europa"."L'Ue è molto di più che la somma dei suoi 28 stati membri - silegge nella dichiarazione congiunta- e questo si riferisce anche alla crisi dei rifugiati", definita come "una delle maggiori sfide cui l'Europa si trovi di fronte" cui è necessario rispondere con una "migliore gestione dei confini esterni dell'Unione, senza mettere in pericolo la libertà di circolazione e Schengen"."Non c'è dubbio che oggi l'Europa attraversi uno dei momenti più difficili dei suoi quasi 60 anni di progetto - ha detto Gentiloni - nell'incrocio tra i flussi migratori, le minacce terroristiche, la sfida posta dal referendum nel Regno Unito e il protrarsi delle conseguenze della crisi finanziaria ed economica non è possibile immaginare nel prossimo futuro che decisioni di singoli Paesi possano mettere in discussione le conquiste e i risultati degli ultimi decenni. In particolare parlo della realtà di Schengen e della libera circolazione delle persone"."Tutti i cittadini hanno il diritto di vivere liberi dallapaura", hanno affermato i fondatori dell'Europa e tutti questi valori devono essere salvaguardati. Ma molto deve essere ancora fatto per prevenire la radicalizzazione e ciò significa "combattere contro i nemici dei nostri valori fondamentali" e rafforzare la "lotta contro le minacce terroristiche, sempre nel pieno rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto", restando uniti e facendo convergere le esigenze specifiche a vari livelli dei 28 Paesi membri."Organizzare questi livelli di integrazione - ha concluso Gentiloni - è uno dei temi aperti per l'Unione Europea"(Immagini Afp)