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Slitta il trasloco del fish market di Tokyo, sospetta corruzione

 

Roma, (askanews) - Lo Tsukiji di Tokyo, il più grande e famoso mercato del pesce al mondo, struttura coperta in cui ogni giorno vengono vendute centinaia di tonnellate di pesce, sarà spostato, ma non subito. A deciderlo è stata la neogovernatrice Yuriko Koike, che ha comunicato che il trasferimento, previsto per novembre, slitterà all'inizio dell'anno prossimo, in attesa di avere i risultati finali dei test sulle acque sotterranee della nuova area individuata, a Toyosu, dove sorgeva un impianto di gas, e in cui si sarebbero individuate sostanze chimiche che potrebbero essere nocive."Prima di tutto - ha detto - dobbiamo accertarci della sicurezza del sito, poi dei costi e della trasparenza di tutta l'operazione".Per Koike, in carica solo da un mese e prima donna a ricoprire questo ruolo, è importante fare chiarezza su come vengono spesi i soldi dei cittadini, alludendo a possibili episodi di corruzione precedenti al suo governo e a quei 588 miliardi di yen previsti per il trasloco, troppi a suo giudizio. "Stiamo parlando dei soldi dei contribuenti, quindi dobbiamo verificare ogni cosa e controllare le scelte che sono state fatte e ci hanno portato fino a qui".Il mercato, nato 80 anni fa, nel tempo si è trasformato anche in un'attrazione turistica, e sono anni che si pensa di migliorarlo, ammodernarlo e spostarlo per renderlo ancora più grande e caratteristico. Ma a Koike preme soprattutto la salute dei giapponesi, trattandosi di un mercato in cui si vende pesce fresco, e secondo lei non ci si può fidare delle garanzie di sicurezza del nuovo sito date dal suo predecessore; preferisce quindi aspettare di avere i risultati delle analisi a gennaio.La decisione del posticipo, però, secondo molti potrebbe costare caro prezzo: perdite per le attività commerciali pronte a spostarsi e ritardi nei lavori di costruzione dell'autostrada che collega il sito con il villaggio degli atleti per le Olimpiadi del 2020.