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Sopravvivere al traffico del Cairo, impresa quasi impossibile

 

Roma, (askanews) - Clacson che risuonano continuamente, auto incolonnate per ore, tuk-tuk, caos. Il traffico al Cairo, città di 20 milioni di abitanti, ha raggiunto livelli insostenibili. Sopravvivere nella giungla urbana e arrivare puntuali è un'impresa ardua. Ed è anche pericoloso guidare o attraversare la strada perché le regole di guida sono rispettate raramente e gli incidenti sono frequenti.Di recente sono state installate videocamere e radar per controllare il traffico ma è cambiato poco. Si calcola ci siano quasi 3 milioni e mezzo di veicoli sulle strade, compresi migliaia di taxi. E i mezzi pubblici sono affollatissimi, metropolitana compresa. Alcuni abitanti si sono organizzati per condividere l'auto, un modo per risparmiare e diminuire il numero dei veicoli su strada, ma il problema della mobilità è ancora lontano dall'essere risolto."Cambio itinerario ogni giorno - dice Mostafa - ho più opzioni, tante strade che posso fare e scelgo dopo aver consultato il gps. A volte preferisco aspettare che il traffico diminuisca un po'".Ma anche in serata o di notte, la situazione resta spesso congestionata. Qualcuno ha cambiato mezzo di trasporto. "Quando usavo l'auto lavoravo e basta - racconta Mohamed Abdel - da quando vado in scooter vado a lavoro e quando torno ho il tempo di riposare, uscire o vedere gli amici. Mi mancava la mia vita".Secondo la Banca Mondiale il problema del traffico costa all'Egitto circa 8 miliardi di dollari l'anno, tra ritardi in lavori e consegne e sprechi di carburante. E lo scorso anno sono morte circa 17 persone al giorno sulle strade.