Politica

Stop ai bambini-soldato, l'Onu celebra la Giornata mondiale

 

Roma, (askanews) - Sono oltre 300mila i giovani con meno di 16 anni, a volte anche di appena otto, ad aver partecipato attivamente a un conflitto armato. Sono le stime dell'Unicef, diffuse nella Giornata mondiale per dire stop al fenomeno dei bambini-soldato.I ruoli ricoperti dai ragazzini sono diversi, in non pochi casi le forze armate regolari hanno fatto imbracciare un'arma a un bambino destinandolo in prima linea. Le zone più calde sono l'Africa ma anche l'Asia e l'America del Sud.In Nepal circa 4mila bambini hanno combattuto a fianco dei ribelli maoisti negli ultimi vent'anni."Quando è stato il momento di studiare, di fare qualcosa, siamo stati costretti ad unirci ai maoisti - dice Khadka Bahadur Ramtel, ex bambino-soldato - ma ora siamo tutti senza un aiuto".Dal 2002 l'Onu dedica il 12 febbraio alla lotta del fenomeno dei bambini-soldato. I dati diffusi sono allarmanti: due milioni di bambini morti, 4-5 milioni di invalidi, 12 milioni di sfollati, oltre un milione di orfani o di minori separati dalle famiglie, oltre 10 milioni di bimbi traumatizzati psicologicamente.