Politica

Usa 2018, i volti di un voto storico: donne, gay, minoranze

 

Washington, 7 nov. (askanews) - Vittoria a metà per i democratici americani che riconquistano la Camera dei Rappresentanti ma non il Senato. Però le elezioni di metà mandato sanciscono un vento nuovo nel partito: gay, minoranze e soprattutto donne, tante donne protagoniste della giornata.Erano 84 alla Camera, dovrebbero diventare oltre 100 su 435 seggi, mai così tante prime. A cominciare da Alexandria Ocasio-Cortez, 29 anni, la più giovane rappresentante mai eletta; batte anche Abby Finkenauer, anche lei 29enne vincitrice nell'Iowa.Una delle prime vittorie della notte è stata Jennifer Wexton, che in Virginia ha sconfitto un'altra donna, la repubblicana Barbara Comstock. I democratici portano alla Camera anche le prime due native americane elette rappresentanti nella storia: Sharice Davids e Debra Haaland. E anche le prime due donne musulmane, Rashida Tlaib e Ilhan Omar. Omar è somala di origine, arrivata vent'anni fa negli Usa come rifugiata.Ci sono anche le prime due ispaniche che rappresenteranno il Texas, Veronica Escobar e Sylvia Garcia.Ma il vento di novità che rinnova il partito democratico non riguarda solo la Camera. In Colorado Jared Polis diventa il primo governatore apertamente gay.E anche fra gli sconfitti democratici ci sono volti che rivedremo. Come Stacey Abrams, che non è riuscita a vincere il seggio di governatore della Georgia ma ha sostenuto una battaglia epica in questo stato del profondo sud, battuta per centomila voti dal trumpiano Brian Kemp fra molte accuse di irregolarità. E come Beto O'Rourke, sconfitto nella corsa per un seggio al Senato nel repubblicano Texas contro Ted Cruz. Ma l'ex musicista punk è un personaggio carismatico di cui si parla come un possibile candidato presidente.