Politica

Usa, Trump: non voglio gente povera per responsabilità economiche

 

Cedar Rapids, Iowa (askanews) - In campagna elettorale cavalcava il populismo di destra, definendo Hillary Clinton come "l'uomo di Wall street", ergendosi a paladino dei colletti bianchi e blu dell'America profonda, impoveriti dalle élite finanziarie internazionali, dalle banche d'affari e dagli speculatori. Sino ad arrivare alla Casa bianca.Ora Donald Trump suona un'altra musica. Difendendo la scelta della nomina di ricchi dirigenti, radicati negli ambienti che stigmatizzava ai suoi raduni oceanici e popolari, il presidente statunitense in Iowa ha dichiarato di non voler gente povera a dirigere importanti posizioni pubbliche in ambito economico. Il riferimento è a Wilbur Ross, ministro del Commercio, e alla nomina come consigliere economico di Gary Cohn, presidente di Goldman Sachs, la più potente banca d'affari del mondo, oggetto di sulfuree accuse per lo strategico collocamento di suoi funzionari alle più alte cariche pubbliche internazionali."Wilbur è molto ricco e si occupa di commercio" ha detto Trump. "Abbiamo bisogno di questo genere di competenze. Sono loro che rappresentano il nostro paese. Non occupano il posto per lo stipendio e hanno dovuto rinunciare a molto per assumere questi incarichi. Tra di noi c'è anche il presidente di Goldman Sachs che è molto intelligente e ci rappresenta al meglio ed è passato da stipendi sontuosi a noccioline...".Questa la ragione della sua scelta di persone ricche per posizioni di responsabilità sui dossier economici: è gente con il senso degli affari, geniali e brillanti, sono quelli di cui abbiamo bisogno perché il mondo non si approfitti di noi, non possiamo più permettere che ciò accada, ha rincarato il presidente."Io amo tutti, ricchi e poveri. Ma per questi incarichi particolari non voglio persone povere. Non è più logico...? Se insistete, farò altrimenti ma io preferisco quest'altro modo".