Venezuela: da Francia, Germania e Spagna ultimatum pro-Guaidò - Affaritaliani.it

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Venezuela: da Francia, Germania e Spagna ultimatum pro-Guaidò

 

Roma, 26 gen. (askanews) - Situazione tesissima in Venezuela, sull'orlo della guerra civile dopo che il capo dell'opposizione Juan Guaidò si è autoproclamato presidente ad interim sfidando apertamente il potere del presidente Nicolas Maduro, accusato di aver manipolato le elezioni del maggio 2018 e di essere stato rieletto solo grazie a massicci brogli.In una mossa concertata a tre, i governi di Francia, Germania e Spagna oggi hanno dato supporto alle rivendicazioni dell'opposizione, chiedendo che siano indette elezioni entro 8 giorni, e minacciando in caso contrario di riconoscere il governo di Guaidò. Il presidente francese Emmanuel Macron lo ha scritto su Twitter, in francese e spagnolo: Il popolo venezuelano deve poter decidere liberamente il suo futuro. Senza l'annuncio di elezioni entro 8 giorni, saremo pronti a riconoscere @jguaido come "Presidente incaricato" del Venezuela per implementare questo processo politico. Lavoriamo insieme ai nostri alleati europei.Un tweet dello stesso tenore è stato postato da Martina Fietz, portavoce della Cancelleria di Berlino di cui Angela Merkel è a capo. Pedro Sanchez, il premier socialista spagnolo, ha scelto invece di comparire davanti alla stampa: "Con questa dichiarazione il governo spagnolo dà a Nicolas Maduro 8 giorni per convocare elezioni libere trasparenti e democratiche. E se questo non succederà, lo ripeto, se non succederà, la Spagna riconoscerà Juan Guaidò come presidente incaricato del Venezuela per convocare queste elezioni".Dall'"ultimatum" europeo è rimasta a margine l'Italia, nonostante Guaidò avesse chiesto appoggio anche a Roma in un'intervista concessa al quotidiano La Stampa.Ma al di là dell'Europa, la crisi venezuelana ha provocato un crescendo di tensione anche al Consiglio di Sicurezza dell'Onu: una bozza di risoluzione degli Stati Uniti che chiedeva "pieno sostegno" all'Assemblea Nazionale guidata da Guaidò è stata bloccata da Cina e Russia. E proprio l'ambasciatore russo presso le Nazioni Unite Vassily Nebenzia ha accusato Washington di voler "tentare il golpe" nel paese sudamericano.Guaidò ha lanciato un appello alla popolazione, preda di una devastante crisi economica e sanitaria, a scendere in piazza la prossima settimana "fino a che otterremo la fine dell'usurpazione, il varo di una governo di transizione e delle libere elezioni".