Scienza e tecnologia

Dall'IIT di Genova una nuova generazione di metodi di learning

 

Genova, (askanews) - Contribuire allo sviluppo di una nuova generazione di metodi di apprendimento grazie alle nuove tecnologie, che possono essere combinate con attività pratiche e con strumenti di autoformazione fruibili senza limiti temporali o spaziali. È l'obiettivo dei ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, che ha organizzato, insieme all'Associazione Italiana per la Direzione del Personale (Aidp), un convegno sul tema, dal titolo "Le nuove frontiere dello sviluppo comportamentale".Tra i relatori del convegno, a cui hanno partecipato alcuni tra i massimi esperti del settore, Marco Monga, direttore delle risorse umane dell'Istituto Italiano di Tecnologia e membro dell'Aidp Liguria:"L'obiettivo è quello di provare forse per la prima volta almeno in Italia a mettere insieme competenze abbastanza diverse, di tipo tecnologico con chi si occupa di studiare il cervello per trovare un modo nuovo per sviluppare strumenti di sviluppo di competenze comportamentali, essendo queste fondamentali per il futuro del mondo del lavoro in senso assoluto e in particolar modo nel periodo in cui viviamo in cui il cambiamento va rincorso sempre a maggior velocità".L'idea di mettere insieme le neuroscienze, l'intelligenza artificiale e nuovi metodi di training può portare alla configurazione di protocolli e tecnologie capaci di fornire corsi di formazione al servizio dell'impiegabilità, come azione di benessere sociale e supporto all'individuo in quello che sarà il mercato del lavoro futuro. A spiegarlo è lo stesso direttore delle risorse umane dell'Istituto Italiano di Tecnologia:"Noi puntiamo a costruire all'interno di IIT, sfruttando questa occasione di confronto e tutti gli approfondimenti che ne deriveranno, strumenti di formazione dedicata alle nostre persone e poi in generale, legati ai sistemi di sviluppo cognitivo legati ai comportamenti, quindi tutto quel che riguarda la leadership, la gestione dei feedback, la comunicazione e quant'altro. Quindi vogliamo costruire piattaforme di sviluppo nuove basate su questi presupposti scientificamente confermati e validi".