Scienza e tecnologia

Il mercato degli integratori alimentari vale 3,3 miliardi di euro

 

Roma, 28 feb. (askanews) - Il 65% degli italiani adulti ricorre agli integratori alimentari per mantenere il proprio stato di benessere, ben 32 milioni di persone. Un settore florido, che ha visto una grande crescita negli ultimi 15 anni e che ora si è consolidato, come conferma l'indagine "La filiera italiana dell'integratore alimentare" presentata alla Camera dei deputati.Marco Fiorani, presidente di FederSalus, associazione nazionale che comprende circa 200 aziende del settore: "Oggi il fatturato industriale nei tre canali rilevati che sono la Farmacia, la Parafarmacia e la Grande distribuzione è di oltre 3,3 miliardi, in crescita del 5% rispetto all'anno scorso".Il fatturato industriale del 2017 ha rilevato un aumento del 12% rispetto all'anno precedente (1,33 miliardi di euro). A 20 anni dalla sua nascita, FederSalus afferma così il primato europeo del settore per produzione - realizzata per il 73% in Italia - e vendita di integratori alimentari. Il direttore generale di FederSalus, Massimiliano Carnassale: "Abbiamo fatto 20 anni, è un percorso lungo complesso elaborato che però sta dando i risultati del lavoro che abbiamo disseminato in questi 20 anni - ha spiegato - Il mercato nel frattempo si è consolidato, è diventato un mercato di riferimento anche in farmacia, ha conquistato indubbiamente la fiducia del consumatore, che ha continuato ad acquistare questi prodotti di qualità, di contenuto scientifico, proprio perché evidentemente soddisfacevano i suoi bisogni della salute."A prescrivere gli integratori, nel frattempo, sono anche i medici. Chi li acquista segue il loro consiglio o si affida ai farmacisti: "Le sfide sul futuro sono notevoli sono complesse ce ne sono molte da un punto di vista regolatorio, ma come è stato ricordato le istituzioni, la società più ampiamente, stanno chiedendo agli integratori alimentari un ruolo sempre più evidente nella prevenzione primaria, nel mantenimento dei sani e in buona salute".Secondo lo studio, le aziende del settore hanno investito soprattutto in impianti e nuovi macchinari, in ricerca e sviluppo, tecnologie e formazione del personale (nel 2017). Positivi i dati anche sull'occupazione, in crescita dell'8,7%. E ora in molti guardano all'estero. "Abbiamo visto che le aziende che hanno internazionalizzato hanno dichiarato un aumento del fatturato molto superiore rispetto alle aziende che invece non hanno internazionalizzato - ha spiegato il presidente Fiorani, sottolineando che "L'industria italiana dell'integratore alimentare è riconosciuta come un'eccellenza a livello internazionale e questo è un dato riconosciuto che consente alle nostre aziende che hanno le risorse e le strutture per potersi affacciare all'estero di conquistare molti mercati sia a livello europeo che extraeuropeo".