Scienza e tecnologia

La tecnologia italiana che avvisa in caso di terremoto

 

Las Vegas (askanews) - Un dispositivo in grado di allertare in caso di terremoto e non solo. È SismaAlarm di Guardian, azienda italiana che produce piattaforme digitali evolute per la sicurezza. Come funziona, lo spiega ad askanews Maurizio Maria Taormina, ceo di Guardian che era tra le aziende selezionate per la missione italiana al Consumer electronics show di Las Vegas, organizzato da Cta. "La nostra azienda ha sviluppato il primo sistema IoT che è in grado di fare monitoraggi di carattere ambientale, finalizzato ai rischi in ambito domestico, rischio sismico, incendi, allagamenti, fuga di gas, tutti quei rischi che provocano numerose vittime nell'ambito domestico è in grado di invidividuare l'eventuale minaccia e di allertare in tempo reale gli abitanti e tutti i vicini".Ma quanto tempo prima arriva l'allarme, ad esempio in caso di terremoto? Un tempo standard non esiste, perché dipende da magnitudo, profondità e vicinanza del sensore. "Sappiamo solo che il nostro sensore è in grado di intercettare l'onda primaria, quella che gli uomini non avvertono, dopo aver verificato che si tratti realmente di un terremoto, riesce ad allertare con parecchi secondi di anticipo; abbiamo osservazioni fatte su terremoti sia in Italia che in ambito Mediterraneo, Turchia e Grecia, dove a poca distanza, anche qualche decina di chilometri, parliamo di 7, 9, 10, 20 secondi di anticipo sull'arrivo dell'onda distruttiva".A fare la differenza è ovviamente la distanza dall'epicentro. Più si è vicini meno preavviso si avrà. Il dispositivo è completamente diverso, spiegano da Guardian, rispetto a quello che 4 anni fa venne messo sotto la lente di ingrandimento dell'antitrust, che comminò una sanzione poi annullata dal Tar e per cui ora l'azienda ha avviato una richiesta di risarcimento. Se prima era "stand-alone", dunque indipendente, ora lavora in rete grazie a un server che elabora i segnali di una serie di sensori prima di far scattare l'allarme.Guardian ha in corso collaborazioni con diversi enti scolastici dell'Appennino italiano, a forte rischio sismico, e punta sui mercati esteri da cui ha già avuto segnali di interessamento.