Scienza e tecnologia

Lattanzi (Inaf): da Gaia scoperte straordinarie. Ed è solo inizio

 

Roma, (askanews) - "Lo scopo principale di Gaia è la costruzione della più grande e dettagliata mappa della nostra Via Lattea". A spiegare la complessità e il valore della missione dell'Agenzia spaziale europea è Mario Lattanzi dell'Inaf, responsabile scientifico di Gaia per l'Italia, intervistato durante "Gaia Science Day", la giornata ospitata dall'Agenzia spaziale italiana incentrata sul ruolo che l'Italia con Asi e Inaf gioca nella missione europea sia dal punto di vista scientifico che tecnologico, sul secondo rilascio dati di Gaia dello scorso aprile che ha già portato a una mole impressionante di studi e sul futuro della missione Esa."L'Italia - sottolinea Lattanzi - come contributore è al livello della Francia. Italia e Francia sono i due maggiori contributori, sia scientifici che tecnici". "L'Italia con Asi e Inaf è andata in fase operativa. L'Italia contribuisce non solo allo sfruttamento scientifico della missione, di cui ci occupiamo oggi qui all'Agenzia spaziale italiana in cui presentiamo i più bei lavori pubblicati o in via di pubblicazione, ma accompagniamo giorno per giorno l'analisi dei dati e lo faremo per i prossimi anni fino alla fine della missione"."Oggi per esempio - prosegue - parleremo di una nuova classe di stelle, scoperta dai colleghi di Catania, stelle di tipo simile al Sole che cambiano aspetto improvvisamente a causa di condizioni magnetiche particolari"."Siamo appena all'inizio, sono solo 22 mesi di dati rilasciati con la seconda release, il grosso deve ancora venire. Quello che ci aspettiamo - conclude - sono 2 cose a cui l'Italia contribuisce in modo determinante, dove siamo leader: i pianeti extrasolari scoperti da Gaia per via astrometrica e gli esperimenti di relatività generale".