Scienza e tecnologia

Luca Parmitano: sulla ISS porto l'amore per la bellezza e la vita

 

Roma, (askanews) - "Una grande emozione", "una notizia inaspettata". Luca Parmitano, astronauta dell'Esa e ten. col. pilota sperimentatore dell'Aeronautica Militare, commenta così al telefono con askanews, la sua nomina a primo comandante italiano della Stazione Spaziale internazionale nella seconda parte della sua seconda missione di lunga durata a bordo dell'Iss, nel 2019."Non me lo aspettavo assolutamente, volando con un equipaggio di tutto rispetto, Alexader Alexander Skvortsov è al suo terzo volo e davo per scontato che sarebbe stato lui il comandante".Poi racconta come ha appreso la notizia: "Ero appena atterrato a Houston, ho acceso il telefonino per avvisare la mia famiglia e ho trovato una decina di messaggi e di chiamate dal mio capo che voleva essere richiamato. Io l'ho chiamato e mi ha detto che voleva essere il primo a dirmi che sarò io il comandante della missione. Quindi una grandissima emozione, è stata una sorpresa, doppiamente bello in questo senso"."La maggior parte dei task finali vengono finalizzati a pochi mesi dalla missione, per ora ho indicazioni generiche di quello che sarà la missione. Ci saranno tanti esperimenti sicuramente, alcuni già li conosco, poi sapremo nello specifico se ci saranno attività extraveicolari e mi interessa sapere se ci sarà una delle nuove navette". E sul suo addestramento per la missione rivela: "Al momento sono in transito da Mosca a Houston per addestrarmi con il mio equipaggio sulla Soyuz, ora è l'addestramento più intenso. Ieri per esempio eravamo nello scafandro per addestrarci per l'emergenza di un incendio a bordo. Continuiamo anche con le attività extraveicolari e la manutenzione della stazione e l'attracco delle navette, con l'addestramento generico e d'emergenza prima con equipaggio a tre poi quando avremo i nomi, con equipaggio a sei"."Il lancio è previsto per il 10 luglio 2019 - continua Parmitano - ma può slittare come sempre in base all'orbita della stazione, comunque intorno aalla prima decade di luglio"."A bordo della stazione vorrei portare qualcosa che ci distingue come italiani, l'amore per la bellezza e la vita".La famiglia dell'astronauta è stata la prima ad avere la notizia. "Loro lo hanno saputo subito dopo di me, immagino anche per loro sia un'emozione, forse sentono l'orgoglio che io non sento perché preferisco affrontare tutto con grande umiltà, spero che siano contenti e sentano l'importanza di quello che andiamo a realizzare"