Scienza e tecnologia

Roma, al Museo Maxxi Samantha Cristoforetti e Amalia Ercoli Finzi

 

Roma (askanews) - Una coppia da record "spaziale" al Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma: Samantha Cristoforetti, astronauta Esa e capitano pilota dell'Aeronautica Militare, che per la missione "Futura", la seconda di lunga durata dell'Asi, ha trascorso quasi 200 giorni nello Spazio e la scienziata Amalia Ercoli Finzi, una dei maggiori esperti mondiali d'Ingegneria aerospaziale e tra i protagonisti della missione Esa "Rosetta", hanno animato, martedì 10 aprile 2018, l'evento "Spazio chiama Terra", organizzato nell'ambito della mostra "Gravity. Immaginare l universo dopo Einstein".Dopo i circa 7 mesi trascorsi in orbita, Samantha Cristoforetti ha ripercorso, per il pubblico del Maxxi, le fasi salienti della sua missione gettando anche uno sguardo verso il futuro prossimo con i nuovi veicoli spaziali americani, prima di puntare di nuovo verso la Luna, anche con missioni che riporteranno campioni di suolo sulla Terra, e poi verso Marte."C'è prima l'orbita bassa dove abbiamo una presenza consolidata e dove vogliamo mantenere - ha detto l'astronauta - quindi continueremo a operare la Stazione spaziale fino al 2024, magari ci saranno anche nuove realtà negli anni Venti, magari addirittura delle piattaforme commerciali, ci sarà sicuramente la Stazione spaziale cinese. Quindi possiamo dire che abbiamo allargato lo spazio abitabile dalla superficie del pianeta fino all'orbita bassa"."Sì però se noi non accendessimo i motori, ogni tanto, questi poveri astronauti ci ricadrebbero sulla testa", ha scherzato la sua interlocutrice.Assieme alla Cristoforetti, Amalia Ercoli Finzi prima donna italiana laureata in Ingegneria aerospaziale, docente del Politecnico di Milano e ideatrice, tra l'altro, del trapano del lander di Rosetta, progettato per perforare il suolo della cometa 67/P "Churyumov-Gerasimenko"."Cg insomma per gli amici - ha scherzato la scienziata - noi siamo riusciti ad atterrare esattamente dopo 7 ore e 20 minuti dal distacco; la scelta del posto derivava proprio dal fatto che il tempo di atterraggio non dovesse superare le 8 ore. E noi siamo atterrati, a 500 milioni di Km dal Sole, con tempi di comunicazioni enormi, con un errore, rispetto al punto nominale, di soli 100 metri e un secondo, meritiamo un applauso".L'evento, tradotto anche in Lingua dei segni, è stato introdotto da Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi e moderato da Andrea Zanini, portavoce del presidente dell'Asi e co-curatore della mostra.