Spettacoli

Assomusica: molte criticità con biglietto nominale da Ed Sheeran

 

Roma, 9 lug. (askanews) - Ai suoi concerti in Italia Ed Sheeran, la star britannica che si è esibita a giugno in Italia (Firenze Rocks, Olimpico a Roma e San Siro a Milano), ha voluto il biglietto nominale. Ma non tutto è andato liscio, secondo il presidente di Assomusica, Vincenzo Spera, che, come molti altri promoter importanti, non è favore della normativa che dal 1 luglio ha reso il biglietto nominale, quindi con il nome dell'acquirente, obbligatorio per tutti."Ci sono dei concerti in cui è stato applicato non in base alla norma ma per scelta dell'artista o dell'organizzatore senza problemi, ma i problemi sono stati che i controlli sono stati molto fievoli e soprattutto al concerto di Ed Sheeran ci sono state alcune centinaia di persone che avevano delle criticità perché non avevano il nome, non avevano il biglietto, non avevano la carta d'identità, insomma ci sono state molte criticità. È evidente in questo caso che i controlli sono stati fatti in maniera molto superficiale"."Sia di Ed Sheeran, che di Phil Collins, mi hanno detto che arrivati alle 20.15 hanno dovuto accelerare gli ingressi. Perchè qual è l'altro problema? Il pubblico ormai è abituato al palazzetto o nello stadio ad andare a una certa ora, l'abitudine è quella di arrivare verso le 20. Ma questo vuol dire che chi non potrà più arrivare alle 20 o alle 19.30, deciderà di non comprare più i biglietti, perché non può uscire dal lavoro mezza giornata prima per andare a vedere un concerto", ha aggiunto il promoter di Duemila Grandi Eventi, che nella sua carriera ha organizzato grandi concerti in Italia, tra cui quelli di Eric Clapton, Bruce Springsteen, Elton John e Peter Gabriel, solo per citarne alcuni.