Spettacoli

Carlo Cecchi: Sono felice che l'Eliseo funzioni, se lo meritava

 

Roma (askanews) - Carlo Cecchi porta in scena al Piccolo Eliseo "Il lavoro di vivere" di Hanock Levin, diretto da Andrée Ruth Shammah, e racconta i suoi ricordi e le sue emozioni legate a questo teatro romano."Già ero venuto moltissimi anni fa, ma qualche anno fa ero venuto per fare 'Sogno di una notte d'estate', con un gruppo di ragazzi con i quali avevo fatto il saggio dell'Accademia, e poi, soprattutto, da quando c'è la nuova gestione, son venuto a fare "La dodicesima notte", ed ho un bellissimo ricordo. Spero che questo bellissimo ricordo venga riconfermato anche stasera con "Il lavoro di vivere qui al Piccolo Eliseo. Naturalmente io sono molto felice che l'Eliseo ha ripreso a funzionare in maniera molto bella. Un teatro come l'Eliseo se lo meritava".La regista Shammah ha un ricordo speciale legato al teatro.IN 01.49 OUT 02.15"Io devo dire che per me il Piccolo Eliseo è una cosa, ma la parola Eliseo, siccome è un'altra cosa che ci lega moltissimo, perché io stavo ore in camerino, in un certo camerino, di un certo signore che si chiamava Eduardo... E certe presenze, certi gesti, sono quelli che nella vita creano dei fili per cui poi quando ci si incontra con delle persone di teatro, c'è quel filo.IN 02.29 OUT 02.36Tra Cecchi e me quel filo c'era, è stato un incontro. E questo spettacolo è anche il risultato di un incontro. IN 02.53 OUT 03.02L'Eliseo è una delle fonti perché era qui che io incontravo Eduardo e, anzi, ho fatto anche l'assistente di Eduardo. Cosa che ha fatto anche lui"."L'Eliseo è una delle fonti perché era qui che io incontravo Eduardo e, anzi, ho fatto anche l'assistente di Eduardo. Cosa che ha fatto anche lui".