Spettacoli

Caso Brizzi, parla la ex Giorgia Wurth: ragazze strumentalizzate

 

Roma, 20 mag. (askanews) - "Non voglio entrare nel merito dei fatti, perché si è espresso un giudice che ha ritenuto che il fatto non sussiste, quindi non voglio entrare nel merito. Quello che condanno e che ho trovato davvero pornografico è stata la comunicazione mediatica che è stata fatta. Il processo mediatico fatto, dove tutte queste ragazze, la maggior parte a volto coperto, non mi pare siano state tutelate, anzi le ho proprio sentite come strumentalizzate e mi è spiaciuto molto per loro": così l'attrice ("Maschi contro femmine", "Le tre rose di Eva", "Moana") e scrittrice Giorgia Wurth, intervistata in occasione dell'uscita del suo terzo libro "Io, lui e altri effetti collaterali" (Self-publishing), in merito allo scandalo che ha coinvolto il regista Fausto Brizzi, suo ex fidanzato per qualche anno, colpito da denunce di molestie sessuali e nel frattempo assolto."Purtroppo abbiamo una legge che non funziona - prosegue Wurth - nel senso che sei mesi per poi mandare in prescrizione un reato così grave è assurdo, perchè io non ho mai subito violenze o abusi, ma mi metto nei panni di qualcuno che lo ha fatto e ha bisogno di un suo tempo per metabolizzare e per farci i conti con questo dramma e trovare il coraggio, quindi sei mesi è nulla. Questo esula dal processo pornografico, pornografia che alcuni media fanno accanendosi e strumentalizzando delle persone".