Roma, 1 mar. (askanews) - Santuzza Calì è la costumista di "Gaetanaccio", celebre commedia in romanesco riportata 40 anni dopo il debutto con Gigi Proietti al Teatro Eliseo di Roma (fino al 10 marzo) dal regista Giancarlo Fares e interpretata da Giorgio Tirabassi e Carlotta Proietti. Con i suoi costumi e i suoi burattini, l'artista siciliana, 85 anni il 28 marzo 2019, ha contribuito ad avvicinare il capolavoro di Luigi Magni al mondo delle favole:"Mi è venuto fuori senza epoca, perché si parla di avere fame, di essere stanchi, di avere sonno e di essere innamorati. Da questa cosa a poco a poco è andata a finire come in un modo di favola", ha raccontato Santuzza."Loro, quando ho infilato le cose che avevo previsto, preparato, loro, vuol dire gli attori, si sono subito guardati allo specchio e si sono riconosciuti come personaggio, questa è la cosa più bella", ha proseguito."Mi avevano detto attenzione con il personaggio di Gaetanaccio (Tirabassi), è un po' preoccupato, confuso, vuole una maglietta e basta. E invece dopo si è messo tutto...", ha scherzato. "Poi ogni personaggio ho fatto la sua marionetta grande 1 metro. Avevo parlato con il regista di questi pupazzi che ci sono nella commedia, tra Nina e Gaetanaccio si parlano tenendoli in mano come pupazzi. Poi ho pensato di continuare coi pupazzi, burattini e marionette, e il regista ha pensato un modo di utilizzarli. Ogni personaggio ha il suo piccolo alto 1 metro", ha rivelato, sottolineando che ci sono "31, tra pupazzi e marionette".Nipote della pittrice Pina Calì, Santuzza oltre a realizzare marionette e burattini, è lei stessa pittrice, illustratrice, ha collaborato con Emanuele Luzzati e ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Salisburgo, dove è stata assistente di Oskar Kokoschka:"Kokoschka, parlo di tanti anni fa, in questa sommer Akademie, al secondo anno mi ha detto basta vieni, sei mia assistente e poi lui, non so se mi ha spinto o mi ha letto dentro, mi ha detto 'tu farai il teatro'", ha concluso.