Spettacoli

"Granma", i pericoli del viaggio dalla Nigeria nel film a Locarno

 

Roma, (askanews) - "Granma", il film di Daniele Gaglianone e Alfie Nze che verrà presentato al festival di Locarno, è rivolto ai ragazzi che dall'Africa sognano di fuggire, alle famiglie che scelgono di partire per l'Europa senza conoscere i pericoli che possono correre lungo questo viaggio. Il protagonista è un giovane cantante hip hop di Lagos che riceve la notizia della morte di un cugino che stava attraversando il Mediterraneo per raggiungere l'Europa. Una storia esemplare, nata da un soggetto di Gianni Amelio, prodotta dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni con il contributo del Ministero dell'Interno, che verrà mostrata in alcuni Paesi africani nelle tv locali, ma anche nei singoli villaggi, per informare la popolazione sui pericoli delle traversate, e sarà accompagnato da un video con la canzone rap "Challenging death".Il film, girato fra Lagos e un piccolo villaggio con troupe e cast nigeriani, è stato presentato in anteprima dai due registi a Roma. "E' un film che racconta uno stato d'animo, anche imperscrutabile per chi lo vive, nel senso che questo ragazzo, non vi dico cosa fa... Ma è una cosa che si percepisce immediatamente andando lì, che io in sceneggiatura è una delle cose che capivo meno, ma una volta andato lì io l'ho sentita proprio fisicamente: in quel contesto la possibilità di andarsene è semplicemente nelle cose"."Tutti abbiamo i cellulari in mano in Nigeria, ma tutti sono focalizzati sui media, condividere foto, le informazioni vere non arrivano. Quello che arriva è quelli che ce l'hanno fatta, cioè quello che dopo 10 anni di vita qui, che casomai chiede l'elemosina... Arriva quel frammento, di re per una settimana, in cui magari va con duemila euro, tremila euro con una sgangherata Mercedes e ce l'ha fatta, allora gli altri, la famiglia, soprattutto perché non c'è niente... La sfida è proprio di portare questa informazione, fisicamente, a casa mia".