Spettacoli

"I milionari", Piva racconta Napoli e ascesa e caduta di un boss

 

Roma (askanews) - La Napoli criminale dalla cronaca al grande schermo: Roberto Saviano ha riacceso i riflettori sulla città e sui giovani camorristi che la tengono sotto scacco con la violenza, e intanto l'11 febbraio arriva al cinema "I milionari" di Alessandro Piva, liberamente tratto dal libro del PM Luigi Cannavale, che alla fine degli anni Novanta condusse inchieste che portarono allo smantellamento del clan egemone di Secondigliano. Protagonista del film è un boss diventato poi collaboratore di giustizia (interpretato da Francesco Scianna), che il regista segue da quando era bambino, attraverso la sua ascesa criminale, fino al pentimento. Piva ha spiegato: "Questo raccontare i vari bivi, le varie scelte che le persone fanno nella vita, che non sempre sono le scelte giuste, per poi arrivare a pagare un prezzo alto per ciò che si è fatto, mi sembrava un'opportunità per fare un salto in avanti nel racconto del fenomeno criminale, in un Paese come il nostro che ci convive da troppi anni e che speriamo riesca a gestire in maniera più equilibrata in futuro". Il regista non cade mai nell'agiografia, non indugia sulle gesta criminali, ma mostra le fragilità e i dubbi del suo protagonista, in un contesto violento e apparentemente senza speranza."Ne ho parlato con Saviano nelle settimane scorse, che mi ha detto che trova il film un'opportunità interessante di non soffermarsi troppo sull'azione quanto di raccontare ciò che c'è dietro al fenomeno criminale".La città del film, la violenza e le vedette per le sue strade, non sembrano però cambiate nel corso dei decenni. "Quello che so è che Napoli è una città veramente ricca e affascinante da un lato e piena di contraddizioni dilanianti dall'altro. In fondo è un concentrato di cosa è il nostro Paese: nelle sue luci e nelle sue ombre è giusto raccontarla".