Spettacoli

"Il ministro": Tognazzi e i nuovi mostri nell'Italia corrotta

 

Roma (askanews) - Un imprenditore che organizza una cena a base di escort, droga e mazzette per corrompere un politico in cambio di un appalto: non è un episodio di cronoca ma la traccia del film "Il ministro" di Giorgio Amato, con GIanmarco Tognazzi, Alessia Barela, Edoardo Pesce, Fortunato Cerlino, nei cinema da 5 maggio. Una black comedy che mette in scena corruzione, arrivismo, meschinità, amoralità: quella cena diventa il modo per raccontare in tono sarcastico una certa Italia di oggi. Un'Italia di "nuovi mostri", forse ancora più cinica di quella raccontata da Dino Risi e interpretata da Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. Oggi il figlio Gianmarco, che nel film interpreta l'imprenditore senza scrupoli, afferma:"Rappresenta una certa fascia che esiste, che conosciamo, che vediamo... Una maleducazione... Ma io soprattutto mi chiedo: un Paese che ha deciso di togliere l'educazione civica cosa si vuole aspettare? Un comportamento civile? Bisogna prima insegnare quali sono le basi per poi sperare di avere delle generazioni future che abbiano dei riferimenti più o meno sani".La serata raccontata nel film è piena di colpi di scena e cambi di rotta, ma il degrado morale, alla fine, travolge tutto e tutti. In fondo anche i personaggi più insospettabili sono corruttibili. "Il sistema in generale ti porta, anche per sfinimento, in alcuni casi, a dire che d'altra parte con tutte le cose terribili che vedi che senti, dichiarate e non, se lo fai anche tu non c'è niente di male...non che sia una giustificazione questa, però".