Spettacoli

"La parrucchiera", la Napoli delle donne in una commedia pop

 

Roma (askanews) - E' una commedia pop, colorata e piena di musica, firmata una regista di cinema d'autore come Stefano Incerti, "La parrucchiera", il film con Pina Turco, Cristina Donadio, Massimiliano Gallo e Tony Tammaro, nei cinema dal 6 aprile. In una Napoli popolare, multiculturale e solidale, la protagonista, Rosa, giovane parrucchiera dei quartieri spagnoli, perde il lavoro e si lancia in una nuova avventura: pur tra mille difficoltà apre un salone tutto suo, con l'aiuto di due amiche del cuore. "Io ho sempre raccontato una Napoli più tragica, più drammatica. Stavolta volevo proprio spingere l'acceleratore su un film più lieve, più leggero, appunto pop. Volevo appunto che si respirasse un'aria più sana, che si potesse rappresentare anche un'anima della città che esiste, e che invece sempre più spesso oggi dal cinema e dalla televisione viene trascurata".Vedendo il film non si può non pensare ad Almodovar e all'universo femminile dei suoi primi film."Ovviamente è un regista con il quale ho fatto i conti vedendo il film, ma anche altre opere, una commedia leggera come 'Le donne del sesto piano' o un film che è 'Caramel'. Tutti elementi che però costituiscono un background, non ho voluto omaggiare nessuno, in qualche modo è la storia che li ha chiamati dentro. E man mano che sono stati messi insieme gli elementi, quindi le location, il cast, mi sembrava che la maniera più interessante per declinarla fosse questa, appunto: una leggerezza non superficiale, che va anche in profondità, e soprattutto un film con molto ritmo e tanta musica.Pina Turco, che è stata una delle protagoniste della prime due stagioni di "Gomorra", per la prima volta al cinema ha affrontato un ruolo leggero, quello di una donna tenace, con una grande fisicità, solare. Io adoravo Rosa, era scritto benissimo, era divino, sapevo che sarebbe stato veramente un personaggio fortissimo, ma io avevo un enorme problema: non riuscivo a renderlo allegro, sorridente. E questo è stato un problema enorme per Stefano, perché mi diceva 'guarda tu sei bravissima' ma sei drammatica.. Io mi spegnevo totalmente davanti alla camera e proprio un dramma, perché le mie chiavi erano state sempre un po' quelle. Devo dire che ci ho lavorato tantissimo. E io dico sempre una cosa di Stefano, che mi duole però è vera: Stefano mi ha insegnato a sorridere sul set. Rosa ha aperto totalmente questa porta, l'ha sfondata in maniera quasi arrogante, e poi ha una vitalità pazzesca, quindi poi esplode realmente. Quindi questo è forse il regalo più bello che mi ha fatto questo personaggio".