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Meryl Streep a Roma: tifo per "Fuocoammare" e ammiro Rohrwacher

 

Roma, (askanews) - Meryl Streep, la star più attesa alla Festa del Cinema di Roma, ha risposto in maniera ironica alle domande sulla sua carriera e sul film che ha presentato al festival, "Florence" di Stephen Frears, facendo in un paio di occasioni un vero endorsement al cinema italiano. Sulla candidatura di "Fuocoammare" di Gianfranco Rosi all'Oscar come miglior film in lingua non inglese ha detto:"Penso che Rosi abbia fatto un lavoro incredibile con questo film. Queste storie di migranti ci toccano quando le sentiamo come storie individuali. Rosi ha fatto questo, raccontando di Lampedusa, della storia di questo medico intrecciata all'orrore". "Secondo me ha ottime chance per la candidatura all'Oscar".E parlando di una sua possibile erede ha ammesso: "Credo di aver aperto la strada ad altre colleghe, perché una volta non sapevano che farsene di attrici di 40-60 anni ma ora ci sono molte più opportunità, anche in tv". "Ma c'è un'attrice che ammiro molto: è Alba Rohrwacher, credo sia incredibilmente speciale" ha detto.Nel film presentato a Roma si racconta la vera storia di Florence Foster Jenkins, ereditiera americana appassionata di musica classica, mecenate generosa, ma terribilmente stonata, che si ostina ad esibirsi in pubblico mentre il marito la protegge dalle critiche.Un po' come capita a lei, che ammette di ignorare le recensioni e le critiche."Non leggo le recensioni perché non sai mai se vogliono farti un'imboscata dolorosa. Oggi il giornalismo d'intrattenimento ti attacca, sa solo parlare male della tua faccia, del tuo corpo, della tua età, ma sono diventata forte, so come proteggermi e soprattutto mi proteggono le persone che mi amano, come mio marito che mi rassicura dicendomi che scrivono solo cose belle di me... E' il suo atto d'amore", ha detto ironizzando sulla situazione simile a quella del suo personaggio.Considerata un mito vivente, Meryl Streep ha spiegato con modestia e ironia come si rapporta ai colleghi quando arriva su un nuovo set: "Avverto l'obbligo di smontare questo edificio il primo giorno che incontro gli altri attori. La recitazione è un feeling reciproco, non deve esserci un muro di separazione, e allora mi diverto: mi dimentico le battute, mi sposto nella direzione sbagliata, gli altri mi guardano e pensano 'forse non è brava come pensavamo'. E allora si rilassano".