Spettacoli

Ministri: noi gruppo politico? Parliamo di vita reale con il rock

 

Milano (askanews) - È un invito rivolto ai fan, ma non solo, il titolo del nuovo album dei Ministri: il trio milanese torna dopo un periodo di silenzio con "Fidatevi", anticipato dal singolo omonimo e da "Tra le vite degli altri". La title track nasce da una vera chiacchierata di una ragazza di 30 anni con i suoi genitori ai quali tenta di spiegare le sue scelte e i suoi bisogni. "In questo momento in cui a nostra generazione non ha terreno sotto i piedi, le vite che dovevano essere normali di un sacco di ragazzi diventano delle scommesse con il futuro e in questo senso abbiamo bisogno che le generazioni prima ci diano la fiducia per fare le cose".Un disco rock, come nella tradizione del gruppo, spesso etichettato come "politico". "Noi pratichiamo uno sport quasi dimenticato, quello di una sonorità chiamata rock che è sempre più relegata al mondo della nicchia, che ha fatto sì che molti dei nostri fan abbiano cominciato ad avere paura che questo nuovo contesto musicale ci possa in qualche modo addomesticare, quella esortazione a fidarsi nei loro confronti è davvero sincera"."La parola politica rispetto alla musica è impropria perchè bisognerebbe stupirsi delle persone che nelle canzoni parlano esclusivamente di una storia appena finita o iniziata: davvero ti lasci e ti rimetti con le persone così spesso? Ci sembra strano che si parli così poco di quello di cui c'è da parlare"."Una delle prime recensioni ci definiva completamente fuori moda, appena usciti, e noi dicevamo ok siamo sempre andati e continueremo per andare nella nostra strada perchè siamo noi stessi nei dischi e nei contenuti e ci piace fare quel tipo di musica".La vita quotidiana entra come sempre nelle canzoni dei Ministri, che non apprezzano le etichette ma, nonostante il periodo difficile, hanno fiducia nell'Italia, anche il giorno dopo le elezioni. "Qualcuno ha giocato la carta della paura in modo forte, in parte vincendo, ed è pericoloso perchè la paura non esiste come le loro argomentazioni e dubitiamo che porti a qualcosa di costruttivo. La fiducia in questo Paese è necessaria per noi perchè abbiamo scelto di rimanerci e diventare una voce e continuiamo a volerlo fare".