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Quincy Jones apre Umbria Jazz 18: Jazz è libertà, sono fortunato

 

Roma, (askanews) - Un'icona della musica, non solo jazz. Quincy Jones, 85 anni, apre la 45esima edizione di Umbria Jazz con un grande concerto all'Arena Santa Giuliana a Perugia. In vista del grande evento, la leggenda vivente ha incontrato i giornalisti in un hotel a Roma:"Jazz in conclusione è libertà... Fondamentalmente libertà, è la cosa più incredibile. Sono così fortunato e grato ad essere cresciuto nelle big band".Arrangiatore, direttore d'orchestra, produttore discografico, trombettista, compositore e attivista statunitense: Quincy ha ricevuto 26 Grammy, più il Grammy Legends Award nel 1991, e ha vissuto tutte le fasi del cambiamento del jazz, dal be bop all'hard bop. Andava in giro con Ray Charles a suonare di tutto a 14 anni per fare qualche soldo, e nel 1985 ha prodotto la canzone-evento "We Are the World" subito dopo l'album "Thriller" (1982):"Ho ricevuto un sacco di critiche quando ho cominciato a produrre album come Michael Jackson - ha ricordato - mai nella mia vita ho mai fatto musica per soldi o per fare successo, non l'ho mai fatto e non lo farò mai fa la musica, faccio solo musica che mi dà la pelle d'oca e che dà la pelle d'oca agli altri e poi la fortuna ha voluto che Thriller vendesse 110 milioni di dischi. E quindi è piaciuto anche alla gente".A Perugia saliranno sullo stesso palco artisti che in passato hanno lavorato con lui: Patti Austin, i Take 6, Dee Dee Bridgewater, Noa, Ivan Lins, Alfredo Rodriguez e Pedrito Martinez e Paolo Fresu. Dietro a loro gli arrangiamenti originali di Quincy Jones e la Umbria jazz orchestra diretta da John Clayton con Nathan East&Harvey Mason."Ho anche origini italiane, sono nato lo stesso giorno di Michelangelo. E' un mio grande idolo, quando ho visitato la Cappella Sistina restaurata ero con Leonard Bernstein e ci siamo divertiti molto".