Spettacoli

"Regina Madre", al Piccolo Eliseo le ossessioni di due figli

 

Roma, 8 mar. (askanews) - E' una rilettura del testo "Regina Madre" di Manlio Santanelli quella che il regista Carlo Cerciello porta il scena fino al 17 marzo al Piccolo Eliseo, interpretata da Fausto Russo Alesi e Imma Villa. Scritto nel 1984, il testo fu definito al suo debutto da Eugène Ionesco "extraordinaire".Si tratta di un dramma profondamente ambiguo, ambientato in un luogo della mente dove i due attori danno vita ad un vero e proprio duello tra Madre e Figlio, combattuto con l'arma della parola. Questa Madre è in realtà la proiezione delle ossessioni del figlio e nella sua versione di Cerciello fa emergere anche la figura della figlia: sulla scena, quindi, si ritrovano due fratelli alle prese con il fantasma della Madre."Questo ci ha consentito innanzitutto di porre in evidenza politicamente che non era più la storia di un figlio con una madre, ma è un po' la storia della deflagrazione della famiglia, dell'istituzione familiare" spiega Cerciello, "e di porre in evidenza che dietro la scrittura di Manlio, dietro l'apparente naturalismo di Manlio si celano dei linguaggi molto vari, e quindi andiamo dal tono brillante dell'inizio e poi il grottesco, il drammatico, fino al tragico".Dalla realtà ci si trasferisce in un luogo della mente, da dove emerge come i due figli restino intrappolati nella rete della Madre. "Si parla della famiglia, si parla dei figli che spesso non riescono a staccarsi dai propri genitori," spiega Imma Villa, la madre, "e forse probabilmente ritornano perché non sono stati in grado di realizzare delle cose e quindi magari vorrebbero, anche sbagliando, dare la colpa ai propri genitori, perché quelle cose che non sono riusciti a fare vengono imputate ai genitori queste colpe"."Il testo è proprio un dramma sull'identità e sulla crisi anche intellettuale", dice Fausto Russo Alesi; "è un uomo che ha perso la rotta perché probabilmente è rimasto imprigionato nella bugia, nella finzione. E' a caccia proprio di un momento di autenticità, e per questo chiede anche alla sorella di esserci, per cercare questo momento di autenticità".