Spettacoli

Sananda Maitreya, fu Terence Trent D'Arby, torna con triplo disco

 

Milano (askanews) - Uno sguardo al passato, andando a ritroso sino all'inizio della carriera musicale 30 anni fa, passando per il successo raggiunto come Terence Trent D'Arby: è questo "It's been a long time", nuovo singolo di Sananda Maitreya, come si fa chiamare dal 1995, nome legale nel 2001. Il brano fa parte di "Prometheus e Pandora", il suo settimo album in studio: diviso in tre volumi da 178 minuti in tutto per 53 brani, è stato prodotto e suonato dallo stesso artista, che ha trasportato la mitologia greca nel 21esimo secolo partendo dai personaggi di Prometeo, che rubò il fuoco dal monte Olimpo, e Pandora, la prima donna mortale che ha liberato i mali dell'umanità per punire quella trasgressione. Sananda vive a Milano dal 2002 e qui ha registrato e presentato il disco, al Blue Note insieme a Luisa Corna, con cui ha duettato. "Tutte le canzoni di Prometeus partono dal presupposto che viviamo in un'epoca di passaggio, non sappiamo quanto tempo ci resta ma sia tutti impegnati per viverlo appieno e all'idea che il monte Olimpo può staccare la spina in ogni momento" ha detto raccontando il suo nuovo lavoro. "La sfida più difficile per un artista è accettare la fase finale dell'essere artista, mandare avanti la tua vita in questo processo".La scelta dell'Italia, oltre che per motivi personali, è sposato con un'italiana, si spiega anche con motivi artistici. "Quando ho sentito Lucio Battisti ho realizzato che la comunità artistica italiana era capace di assorbire le mie ambizioni. Non solo lui ma anche Lucio Dalla, Pino Daniele, Ludovico Einaudi, sono tipi diversi di genio, ho capito che la comunità italiana poteva assorbire il mio lavoro, ma c'è anche una grande cultura e tradizione classica, musicale, che va indietro nei secoli, mi sarei comunque trovato a mio agio".Ognuno dei tre volumi di "Prometheus e Pandora" contiene una versione di "You don't know how to love him", brano tratto dal musical "Jesus Christ superstar", convalidata dagli autori Tim Rice e Andrew Lloyd Webber.