Spettacoli

Sempre più in alto, "Il Volo" torna a Sanremo e in tour mondiale

 

Milano, 30 gen. (askanews) - Sono cresciuti, sono maturati, le loro voci sono ancora più potenti e sono sempre più amati dal pubblico internazionale. I tre ragazzi del Volo festeggiano 10 anni di carriera partendo dal Teatro Ariston che ha visto nascere il trio. "Diciamo che anche il nostro nome "Il Volo" ci dà a volte un senso di vertigine, non è facile rimanere in volo, metaforicamente parlando, soprattutto nella carriera di un artista, raggiungere 10 anni un grande traguardo, noi quest'anno abbiamo deciso di tornare al festival di Sanremo festeggiando il decennale".Saranno in gara con l'inedito "Musica che resta"."Un brano che descrive l'amore con un occhio diverso, noi adesso abbiamo 25 anni e vediamo l'amore diversamente da 5 anni fa, è quindi un'amore più maturo e consapevole".In realtà i festeggiamenti si sono aperti con l'esibizione davanti a Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù a Panama che ha profondamente colpito i tre ragazzi."Uno dei più grandi desideri che abbiamo sempre avuto è quello di cantare per il Papa, specialmente per questo Papa, carismatico, con una grandissima personalità, molto vicino ai giovani, cantare a Panama è stata una grandissima emozione per la grande spiritualità e per la grande atmosfera ed energia che abbiamo provato a stare in quell'altare, perchè non si può dire palcoscenico".Il nuovo album "Musica" in uscita il 22 febbraio in tutto il mondo, da venerdì disponibile in pre-order, precede un attesissimo tour che li porterà in giro per i prossimi due anni. Veri stakanovisti raccontano così i loro progetti."Lavoriamo tanto, ma non siamo secchioni, ci divertiamo, lavoriamo ma ci divertiamo siamo dei bravi ragazzi, ci piace divertirci come fanno tutti i ragazzi, sono stati 10 anni intensi e siamo felici di questo anno: ad avere iniziato dal Papa, passare da Sanremo, fare dei tour, uno speciale a Matera, chiudere il tour italiano con una serata all'Arena di Verona. Questo lavoro di questi 10 anni lo racchiudiamo in una grande soddisfazione: poter cantare per le persone che ci hanno sostenuto in questi anni"Ambasciatori del bel canto, amatissimi all'estero, spesso sono stati criticati in patria, ma loro tagliano corto e rispondono così."Oggi non è facile gestire l'invidia. Chi invidia attacca si intossica, in qualche modo si prova ancora più invidia attaccando gli altri, perchè c'è un senso di inferiorità e frustrazione. Noi non ci permettiamo di attaccare nessuno: ognuno fa la sua musica, ognuno è felice per quello che fa. Noi abbiamo questa passione. Noi vorremmo conoscere tutti per instaurare nuove amicizie e rapporti e portare sempre la nostra musica a tutti senza avere la presunzione di credere di piacere a tutti assolutamente".