Spettacoli

Si ride e ci si commuove con Lello Arena in "Parenti serpenti"

 

Roma, (askanews) - Arriva al teatro Eliseo di Roma "Parenti Serpenti" (fino al 18 marzo), riadattamento teatrale del film di Mario Monicelli del 1992 diretto da Luciano Melchionna e che vede protagonisti Lello Arena e Giorgia Trasselli trasformati in genitori anziani che accolgono figli e rispettivi compagni (i bravissimi Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa e Fabrizio Vona) per passare il Natale in famiglia. Lello Arena è Saverio, appuntato dei carabinieri in pensione malato di demenza senile:"Parenti serpenti è la storia di una famiglia tutto sommato normale - spiega - Non ci sono deliquenti, non ci sono criminali, è una famiglia che tutto sommato si muove abbastanza bene, fino a che uno dei due genitori non comincia ad avere un po' di problemi di demenza senile, perdita di memoria, un po' di stravaganze"."Nel momento in cui bisogna trovare per lui una collocazione questo diventa un problema. La scelta all'interno della commedia com'era nel film è molto drastica", rivela.E sul capitone, anguilla in umido, piatto tipico della cena di Natale nella tradizione partenopea, Arena ricorda: "Per quello che riguarda i capitoni, una volta abbiamo fatto l'errore di comprarlo perché volevamo fare la tradizione e nessuno ha avuto il coraggio di ucciderlo e ce lo siamo tenuti in casa per quasi 12 anni".Giorgia Trasselli, che è stata per 20 anni la "tata" di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, è la vulcanica e allo stesso tempo dolce Trieste:"Da un inizio brillante, festoso, con alberi di Natale, polpette, pranzetti etc. lo spettacolo subisce un cambio, nel senso la storia perché Trieste arriva con la classica zuppiera natalizia e annuncia ai figli, che basta 'sono stanchi moglie e marito di vivere da soli' e andranno a vivere con qualcuno dei propri figli e infatti la frase è 'a chi ci prende con sè' e lì c'è un cambiamento notevole".Il regista Luciano Melchionna:"Si ride, si ride tantissimo questa è una cosa che mi piace tanto, abbassa le difese del pubblico e permette di entrare con questo stimolo alla riflessione - sottolinea - Il motivo per cui ho avuto voglia di fare questo spettacolo è parlare dei legami. Non bastano i legami di sangue è sempre più evidente bisogna poi costruirli i rapporti". E conclude: "Preparatevi, crescendo poi ci sono delle sorpresine e i serpenti giungono".