Vaccini, Rimini: il 25% è scoperto. Ospedali in difficoltà, 137 medici sospesi
Tiziano Carradori, direttore generale dell'Ausl: "Alcuni reparti sono scoperti, siamo costretti a spostare personale da altre unità operative"
Vaccini, Rimini: il 25% scoperto. Ospedali in crisi, 137 medici sospesi
L'emergenza Coronavirus in Italia continua. Le prime vaccinazioni si sono quasi fermate ormai ma l'immunità di gregge è ancora lontana e intanto aumentano contagi e ricoveri. Tra le città più in difficoltà per questo nuovo boom di positivi in ospedale c'è Rimini. Nella località situata nel cuore della Romagna, - si legge su Repubblica - ogni quattro persone ce n’è una non vaccinata. Negli ospedali si fanno i conti per sostituire medici e infermieri sospesi. E in Consiglio comunale, dopo le ultime elezioni amministrative, siede un eletto del Movimento 3 V, il partito che reclama «verità» e «libertà» sui vaccini.
"I problemi ci sono, non possiamo negarlo — dice a Repubblica Tiziano Carradori, direttore generale dell’Ausl Romagna — è ovvio che alcuni reparti richiedono la mobilitazione di personale da altre unità operative». Maurizio Grossi, presidente dell’Ordine dei medici di Rimini, racconta che i ribelli «li ho chiamati uno per uno, c’è chi ha cambiato idea e mi ha detto: “Ho il mutuo, i figli piccoli e devo lavorare, ma 57 medici non sono pochi". E nemmeno 80 infermieri, numero destinato a crescere per il presidente dell’Ordine di categoria, Nicola Colamaria: "Ne arriveranno altri, colleghi che sono attivisti contro la vaccinazione".
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