A- A+
Costume
8 marzo 2020, non facciamo la festa alla donna

Di Marco Palmisano, Presidente Club Santa Chiara

 

Questa Giornata mondiale della donna si celebra dal 1909 negli Usa e solo dal 1922 da noi in Italia. Ma a parte il ritardo, si tratta di capire se le motivazioni che sottostanno a questo significativo appuntamento annuale siano state nel tempo verificate come reali vantaggi a favore delle donne di tutto il mondo, oppure l’esatto suo contrario.

 

Partiamo dal dire che la donna è oggettivamente superiore all’uomo. Non per nulla Dio, che è Uno che se ne intende, nel crearla come aiuto e sostegno per l’uomo non poteva certo mettergli vicino qualcuno come lui o peggio di lui, bensì un essere in grado di saper meglio vivere l’umana avventura, accompagnandolo con amore fino al punto di affidare a Lei il compito gravoso (gravida) della continua ricreazione della specie a favore di tutta l’umanità. E non c’è che dire, la donna è capace di sopportare il dolore cento volte più dell’uomo, non è un merito ma una constatazione.

 

Quindi anzitutto madre, come la natura e più della natura. A Lei donna viene affidato dalla natura e dal Creatore il fantastico compito di creare e di poter ricreare la vita, generando, partorendo, dando alla luce dei figli, a vantaggio suo, del proprio uomo e di tutto l’umanità. E basterebbe solo questo per sancirne la superiorità.  Ma non solo, per essere madre, la donna poi si dona con amore e diventa anche moglie, in un istituto matrimoniale che prende il nome proprio dal suo scopo principale: matris munus, ovvero portare il peso della maternità, nel cui compito non può essere lasciata sola dall’uomo.

 

Madre e moglie, quali fantastici compiti se solo tutti gli uomini del mondo lo avessero capito, dando alle donne tutte le maggiori soddisfazioni e gratificazioni possibili per questi due ruoli che nulla hanno da invidiare a qualsiasi ruolo manageriale o politico di comando nella società.

 

E invece no, le abbiamo spinte a diventare autonome, in carriera, coi soldi, convinte che lo stupido stereotipo del successo maschile dovesse essere inseguito anche da loro. E così abbiamo fatto la frittata, per noi e per loro, con il risultato che abbiamo donne sempre più infelici perché snaturate dal loro ruolo principale, e uomini sempre più soli e frustrati, senza donne vere al loro fianco.

 

Smettiamola quindi di fare la festa alla donna in questo modo, torniamo a festeggiarla riportando ai termini della normalità il suo essere madre e moglie, con una società politica che sappia riconoscere a questi due ruoli la dignità di lavoro sociale primario, senza il quale non esiste più nulla e salta tutto, con una società fatta solo da milioni di single, siano essi uomini o donne, magari generati in provetta o con utero in affitto. Ma forse è proprio questo quello che il potere del mercato globale vuole: uomini e donne sole, consumatori perfetti.

 

Per condividere vai a www.marcopalmisano.com

 

 

Commenti
    Tags:
    festa della donnafesta donnafesta donnefesta delle donne 20208 marzo 2020





    in evidenza
    Dalla "rissa" con il virologo Burioni all'omosessualità. Chi è Vincenzo Schettini

    Il prof di fisica più amato del web

    Dalla "rissa" con il virologo Burioni all'omosessualità. Chi è Vincenzo Schettini

    
    in vetrina
    Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo

    Primavera "pazza". Ancora piogge in arrivo con rischio grandine. Addio caldo

    motori
    MINI, Oliver Heilmer rivoluziona il design della nuova Aceman 100% elettrica

    MINI, Oliver Heilmer rivoluziona il design della nuova Aceman 100% elettrica

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.