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Costume
Anna Adamo reginetta per una sera. "Vorrei la disabilità a Miss Italia"

Anna Adamo, 23enne di Scafati, in provincia di Salerno, autrice del libro "La Disabilità non è un Limite" (LEGGI L'INTERVISTA), ha partecipato alla selezione provinciale di Miss Italia tenutasi a Calvanico domenica 4 agosto e ha chiesto che vengano "ammesse in gara anche ragazze con qualsiasi tipo di disabilità, comprese le ragazze in carrozzina".

Lo racconta lei stessa ad Affaritaliani.it: "Avrei voluto partecipare già qualche tempo fa, ma quando si avvicinava il momento di recarmi al casting, presa dallo sconforto, mi tiravo indietro e rinunciavo. Domenica, però, ho finalmente tirato fuori il coraggio".

"Appena arrivata - racconta - ho subito comunicato all'organizzazione di non essermi presentata per essere ammessa in gara e partecipare, perché so che se lo avessi fatto avrei messo in difficoltà la giuria e probabilmente sarei anche potuta passare per quella che vuole suscitare compassione negli altri. Ma, no, io non voglio tutto questo. Voglio essere trattata come tutte le altre persone. Voglio essere quella donna che combatte per far sì che ai disabili vengono concesse le stesse opportunità dei normodotati. Ho detto che avrei voluto prender parte alla serata per dimostrare che la disabilità non è un limite. E per chiedere soprattutto a Patrizia Mirigliani di ammettere in gara anche ragazze con qualsiasi tipo di disabilità, comprese le ragazze in carrozzina. Perché la bellezza non risiede solo in un corpo perfetto. Ci sono imperfezioni di una bellezza indescrivibile e noi persone disabili, soprattutto se donne, sappiamo dimostrarlo benissimo, bisogna solo metterci alla prova. Ho ribadito che non bisogna vergognarsi del proprio corpo, anche quando quest'ultimo non rispecchia i canoni di perfezione richiesti dalla società in cui viviamo. La vera bellezza consiste anche nello stare bene con se stessi. In quanto,se non ci amiamo, come possiamo pretendere che gli altri ci amino?".

Ecco l'appello di Anna Adamo: "Spero che il mio messaggio possa arrivare quanto prima a Patrizia Mirigliani e che quest'ultima possa realmente prendere in considerazione l'idea di ammettere al concorso ragazze con qualsiasi tipo di disabilità. Noi persone disabili esistiamo, è ora che i normodotati si rassegnino a tutto ciò e inizino a conferirci le loro stesse opportunità".

"Spesso sento parlare delle persone disabili come se fossero degli eroi. La cosa mi fa arrabbiare più di quanto si possa immaginare: non bisogna trattare chi ha una disabilità come se fosse speciale o diverso. Loro vogliono semplicemente alle stesse opportunità dei normodotati, nulla di più. Io in televisione, da qualche tempo a questa parte, vedo modelle disabili, ma si tratta di ragazze che hanno una protesi oppure non hanno un braccio, però conducono una vita al 99% normale. Non ho mai visto una modella che deambuli con le stampelle o sia in carrozzina. Perché bisogna fare differenze anche riguardo il tipo di disabilità? Questa non è assolutamente una cosa giusta! È ora che il mondo dello spettacolo dia vita ad una vera rivoluzione, eliminando quelli che fino ad ora sono stati i canoni da loro richiesti. Non è giusto che una persona, semplicemente perché disabile, debba rinunciare al sogno di lavorare nel mondo dello spettacolo, se lo desidera. Ho intrapreso anche questa battaglia, non per me che nella vita ho deciso di svolgere una professione la quale non ha nulla a che fare con il mondo dello spettacolo, ma per tutte le ragazze disabili che sognano il mondo dello spettacolo, ma non possono accedervi e non hanno il coraggio di far sentire la propria voce".

"Ho detto più o meno questo. Gli organizzatori del casting, entusiasti del messaggio che avrei voluto lanciare, hanno deciso a mia insaputa di farmi indossare la corona di Miss Italia e sfilare. Il loro gesto mi ha resa davvero felice, perché l'ho visto come un buon auspicio, un modo per dire che forse tra qualche tempo vedremo su quella passerella anche ragazze disabili e probabilmente una futura Miss Italia potrà essere una ragazza con disabilità".

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