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Costume
Arriva Pasqua, finisce la crisi e tutti in viaggio. Al ristorante o in volo

L’Italia, per tutti il Bel Paese, è pure una terra ricca di innumerevoli santi e altrettanti campanili, di artisti e poeti di fama mondiale , di instancabili navigatori ma pure di grandi evasori e inarrivabili piagnoni.

Che dire quando sai che quasi il 50% degli italiani ( secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle ultime dichiarazioni Irpef) dichiara al fisco meno di 15000 euro, un reddito che ripulito del lordo sarebbe quasi da soglia di povertà ?

Insomma quasi 30 milioni di italiani dichiarerebbe redditi da pura sussistenza. 
A questi si devono aggiungere quelli che dichiarano di essere aldisotto di questa soglia e quindi per effetto delle detrazioni hanno un'imposta netta pari a zero.

Pasqua e crisi. La crisi finisce all’inizio dei ponti di ferie

Insomma circa 40 milioni di italiani che, più o meno, dichiarano di essere abbastanza poveri.

A fronte di ciò immagini quindi un paese allo sfascio,  una specie di Laos, Albania, Nigeria ( con tutto il rispetto per questi paesi), un paese dove la povertà dovrebbe essere percepita ad ogni angolo.
Ed invece, fortunatamente, non sembra essere proprio così. 

Tralasciando i dati sulle vendite di auto o su quelle di cellulari che da noi vanno fortissimo, basta sentire i notiziari del traffico sulle strade, oggi che ancora non siamo a Pasqua (ma solo nel giorno antecedente il ponte) : autostrade da bollino rosso e code interminabili ai caselli, un dato di fatto incontestabile.

Pasqua e crisi. Un paese tutto prenotato

E non basta. Provate poi a prenotare un qualsiasi ristorante per il pranzo fuori porta o un hotel per due giorni. 
Possibilità zero.

Analoghi risultati se si vuole volare a corto, medio o lungo raggio. 
Tutto full. Certo non solo dagli italiani. In fondo saremo, in questa Pasqua, il secondo paese più visitato dagli stranieri.
In ogni caso o gli italiani fanno i furbi con il fisco o non pagano benzina, hotel e viaggi.
Più plausibile la prima ipotesi visto anche il livello dell’evasione fiscale considerata da record anche in Europa. Qualcosa come 270 miliardi di euro, una sorta di PIL sommerso di quasi 600 miliardi.

Pero’ guarda caso il nostro lamento continuo contro il Governo, i politici, la Pubblica Amministrazione, il Comune e la Sanità ( solo qualche esempio) finisce preciso preciso in coincidenza con l’inizio dei Ponti di Pasqua, Natale o Ferragosto. Per ricominciare puntuale alla fine delle ferie.

Pasqua e crisi. Alla base dello Stato milioni di cittadini.

Questo mette in evidenza solo un aspetto molto chiaro, quello cioè che buona parte di noi è sulla stessa linea dei politici che abbiamo votato e che continuiamo a responsabilizzare come le cause di tutti i mali.
Alla base dello Stato non c’è un Governo ma prima di tutto ci sono milioni di cittadini. 
Difficile pensare che cittadini ‘concettualmente’ onesti, in un regime di democrazia, possano mettere al Governo politici concettualmente ‘disonesti’.
Purtroppo è più facile che le similitudini si tocchino. 
Non tutti certamente sono colpevoli ma molti, troppi, sono ancora conniventi con uno stile di pensiero e un 'modus operandi' sicuramente non lineare.
 

 

Tags:
crisievasione fiscale





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