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Costume
Capasa ad Affari: "Bene Renzi, la sua squadra ci aiuta a fare sistema"
Carlo Capasa con la moglie Stefania Rocca

"Entusiasmante". Così Carlo Capasa, Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), descrive con un aggettivo la settimana di passerelle che si è appena conclusa a Milano. "Ci sono state bellissime sfilate e molte proposte nuove e interessanti - spiega ad Affaritaliani.it -. Abbiamo dato il via alla fashion week con la presenza di Renzi al pranzo di apertura e ora la chiudiamo con una serata dedicata alla sostenibilità della moda, a cui partecipa anche Michelangelo Pistoletto".

Quella di Renzi è stata la prima volta di un premier che inaugura la settimana della moda femminile. "Il governo sta facendo un gran lavoro - commenta Capasa -. Ha messo insieme una squadra molto competente, che ci sta dando una mano a fare sistema. E questo è un aspetto molto importante perché l'individualismo è forse il principale ostacolo che frena il nostro Paese".

Un'Italia su cui invece sono sempre più puntati i riflettori mondiali. Per produzione siamo il primo Paese in Europa con una quota del 41%, seguiti al secondo posto dalla Germania con solo l'11%. "La stampa estera ha espresso molti apprezzamenti per la ricchezza di proposte e il respiro internazionale di questa fashion week. Un ritorno d'interesse è stato dimostrato anche dalla presenza di tanti compratori, tra cui molti coreani e giapponesi".

Sono sempre più numerosi anche gli stilisti stranieri che scelgono l'Italia per la loro formazione e la loro carriera: "Diamo spazio a designer di tutto il mondo perché è un segno che Milano è sempre più centrale". Giovani e sostenibilità sono i due aspetti che più stanno a cuore a Carlo Capasa: "Sono il nostro futuro, ce lo costruiamo insieme".

Ecco allora il pensiero alla moda sostenibile. Il CNMI ha presentato ieri durante il closing event "A sustainable drink for a sustainable fashion" le "Linee Guida sui requisiti eco-tossicologici per gli articoli di abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori" sviluppate in collaborazione con Sistema Moda Italia, Federchimica, Associazione Tessile e Salute e Altagamma. Si è aperto un dialogo anche con Unic (Unione Nazionale Industria Conciaria) e le altre Camere della Moda estere per arrivare a una maggior condivisione dello studio.

"Stiamo lanciando una sfida bellissima - spiega Capasa -. Siamo il primo paese a farlo. Il progetto è iniziato due anni fa e durerà almeno per i prossimi quattro, tutto dedicato alla sostenibilità della moda perché l'Italia ha una filiera molto importante e molto varia".

Le linee guida saranno ora distruibuite alle aziende associate: "Vogliamo costruire una cultura della sostenibilità. Siamo partiti dallo studio della chimica delle materie prime e proseguiremo con i processi produttivi, la tracciabilità, la sostenibilità sociale e quella storico-artistica dei centri città". La sfida è lanciata, insomma, almeno fino al 2020.

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