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Dubrovnik, la perla dell’Adriatico: un paradiso sulla terra. FOTO

Non importa come la si raggiunga, dove si alloggerà o come si trascorrerà il tempo una volta lì, una cosa è sicura: una volta aperto il proprio cuore a Dubrovnik, vi rimarrà per sempre

"Se vuoi vedere il paradiso in terra, vieni a Dubrovnik", così  George Bernard Shaw nelle sue memorie. Sebbene sia stata fortemente danneggiata dal terremoto del 1667, Dubrovnik (Ragusa, in italiano) è riuscita a conservare le proprie chiese gotiche, rinascimentali e barocche e tanti conventi, palazzi e fontane. Il nome croato della città deriva dalla foresta di querce che ricoprivano un tempo la montagna, è stata fondata originariamente su un’isola rocciosa e poi collegata alla terraferma mediante interramento di un sottile braccio di mare. Una particolarità: la fontana di Onofrio è stata costruita dall'architetto campano Onofrio della Cava, che riuscì a portare l'acqua in città da una sorgente distante dodici chilometri.

Un caldo clima meridionale, ampi cieli blu, un mare cristallino verde smeraldo, una costa rocciosa con numerose insenature e stupende spiagge sabbiose, una rigogliosa flora mediterranea e subtropicale con fiori e arance mature e  limoni, ci sono più di 250 giorni di sole all’anno,  fanno di Dubrovnik la meta prediletta dal turismo internazionale anche nei mesi invernali. Sandra Milovcevic, capo del dipartimento comunicazione dell'ufficio turistico di Dubrovnik  riferisce: «I turisti Italiani sono al settimo posto, al primo sono gli Inglesi. Durante tutto l’anno Dubrovnik è collegata con voli diretti da Roma, durante l'estate anche con voli da Bari e Milano o con un traghetto da Bari».

Il principale motivo che invoglia a visitare Dubrovnik è l’inserimento dal 1979 della città nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, a seguito della storia della repubblica e dei monumenti storici, a cominciare dalle sue mura. La  cinta muraria, costruita tra il IX secolo e il XV secolo, a cui furono aggiunte 15 torri, è l’emblema della città. Da questa imponente testimonianza del passato si gode una vista splendida sulla città, sui cinque forti e sul mare.

Dopo essere stata una delle maggiori e prospere repubbliche marinare, ancor oggi i monumenti storici di Ragusa testimoniano gli antichi splendori. Risalgono al 1400 il Monastero Francescano e la Colonna di Orlando. Purtroppo oggi la statua-simbolo di Orlando e la piazza antistante la chiesa di San Biagio sono in fase di restauro. Tuttavia non mancano le attrazioni turistiche di pregio e di antica tradizione che è possibile visitare in città. Il corso principale risalente all'XI secolo, è lastricato con pietra calcarea che brilla come acqua al sole e attraversa il cuore della città vecchia.

Lo Stradun, come lo chiamano gli abitanti, non è solo la via più amata e suggestiva ma anche un punto di incontro per turisti ed abitanti. Nel Palazzo dei Rettori in stile barocco, che si affaccia sullo Stradum, è ospitato il Museo di Dubrovnik con una vasta collezione storica della città arricchita da mobili d'epoca ed opere d'arte. Vi sono tanti festival di musica classica, operistica e balletti, il principale si tiene da metà luglio a metà settembre; concerti, spettacoli ed eventi sono messi in scena nei luoghi più suggestivi della città. «Varie compagnie di navigazione portano da noi fino a 4.000 passeggeri al giorno -continua Sandra Milovcevic - le navi arrivano la mattina e ripartono il pomeriggio, i turisti vedono velocemente la città e poi vanno via. Recentemente il sindaco della città ha limitato il numero dei croceristi e cercato di attuare provvedimenti per regolare la circolazione dei mezzi di trasporto».

Celebre anche come "la perla dell'Adriatico", Dubrovnik è stata per molti anni contesa e assediata da diverse popolazioni, ognuna delle quali ha lasciato la propria impronta, contribuendo alla creazione di una varietà culturale molto ricca. Ad attirare da sempre molti popoli contribuisce anche il clima mite tutto l’anno, sia in autunno che in inverno. In particolare nel periodo invernale la città può essere visitata con calma senza l’affluenza dei mesi estivi e senza fare file per accedere ai monumenti. Un turismo meno frenetico che permette di ammirare con distensione  tutte le attrazioni. Restano aperti quindici alberghi, dei cinquanta presenti in città di cui quindici a cinque stelle, per ogni esigenza di servizio. Vi sono poi appartamenti privati con prezzi a partire da quaranta euro al giorno, per gli alberghi il costo è da settanta euro per la camera per due persone compresa la colazione.

Se si vuole spendere poco e gustare la vera cucina dalmata si può scegliere di andare in una “konoba”, simile alle locande italiane, dove si spendono in media settanta euro per un pranzo per due. Se si ha poco tempo da trascorrere a Dubrovnik, le cose da fare assolutamente sono: prendere una guida turistica per un giro nella città vecchia; visitare le mura, anche se solo in parte, senza percorrere tutti i circa due chilometri della loro lunghezza; prendere la funivia che in soli quattro minuti conduce alle due terrazze panoramiche a 418 metri sul monte San Sergio, dove scattare splendide foto al tramonto; visitare l’isola di Lokrum vicino a Dubrovnik, conosciuta come l'isola dell’amore per la sua natura incontaminata, l'atmosfera magica e gli angoli romantici; se rimane tempo si può esplorare l'arcipelago delle isole Elafiti (in greco le isole dei cervi) non lontane da Dubrovnik, per godersi un mare splendido e tanta pace nelle chiese e nei monumenti immersi nel verde.

 

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