I colletti bianchi non temono i robot. Anche in Italia ok a digitalizzazione
Alla riconquista del tempo perduto
I colletti bianchi europei non temono di essere sostituiti nel lavoro dai robot. E' quanto emerge da una recente ricerca condotta da Censuswide su commissione di Ricoh, che ha coinvolto 3.600 dipendenti aziendali in 23 Paesi europei (non tutti aderenti alla Ue) e in Sudafrica. Il 98% del campione si dichiara entusiasta o perlomeno fiducioso all’idea che nella propria azienda vengano introdotte nuove tecnologie. Automazione, intelligenza artificiale, realtà virtuale e robotica sono viste come un'opportunità e non come un pericolo per il proprio posto di lavoro. «Il sentiment è favorevole alle nuove tecnologie, ma non basta adoperarsi affinché i dipendenti acquisiscano maggiore sicurezza nel loro utilizzo», ammonisce Javier Diez-Aguirre, vice president corporate marketing, Ricoh Europe, «l’implementazione del Digital Workplace richiede infatti competenze e capacità da parte dell’azienda di comprendere i bisogni dei dipendenti. Coinvolgerli e interagire con loro in ogni fase del progetto è quindi fondamentale».
Anche in Italia l’atteggiamento verso la digitalizzazione è positivo per il 93% degli intervistati (65% di entusiasti e 38% di fiduciosi). In linea con quanto avviene nel resto dell’Europa, i dipendenti italiani indicano la gestione delle e-mail (40% del campione del nostro Paese) e le riunioni (37%) come i fattori quotidiani che causano le maggiori perdite di tempo, seguiti dal pendolarismo (31%). Gli intervistati sono convinti che la tecnologia consentirebbe di lavorare in modo più smart, in particolare grazie a un migliore accesso ai dati (aspetto indicato dal 46% del campione italiano, contro una media europea del 44%), alla possibilità di lavorare più spesso da casa (42% sia in Italia sia in Europa) e alla riduzione delle attività ripetitive (30% degli intervistati italiani, mentre la percentuale in Europa sale al 41%).
In sostanza, una ottimizzazione della risorsa tempo appare essere il maggiore vantaggio che i colletti bianchi vedono nell'arrivo delle nuove tecnologie.