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Costume
"Il Pomodoro. Buono per te, buono per la ricerca", raccolti 300mila euro

Grazie al prezioso supporto dei 1.400 volontari coinvolti “Il Pomodoro. Buono per te, buono per la ricerca”, l’evento con cui Fondazione Umberto Veronesi è scesa in piazza sabato 30 e domenica 31 marzo, si avvicina alla soglia di 300mila euro raccolti a sostegno della ricerca scientifica contro i tumori pediatrici. La manifestazione è stata possibile grazie al fondamentale contributo dell'Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali (Anicav) e del Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio (Ricrea) che hanno sposato e sostenuto l’iniziativa. Nei 180 banchetti allestiti in tutta Italia, i volontari hanno distribuito a fronte di una donazione di 10 euro le confezioni composte da tre lattine di pomodoro: pelati, polpa, pomodorino. Il pomodoro, un alimento immancabile in cucina che ben rappresenta l'importanza del sostegno alla ricerca scientifica d’eccellenza. Quanto raccolto grazie alla preziosa disponibilità dei volontari e alla generosità di chi ha donato permetterà a Fondazione Umberto Veronesi di finanziare il lavoro di medici e ricercatori di altissimo profilo che hanno deciso di dedicare il proprio lavoro allo studio di migliori e più efficaci terapie per la cura dei tumori pediatrici.

Anche quest’anno è stato raggiunto un importante risultato a sostegno della ricerca scientifica d’eccellenza - spiega Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Umberto Veronesi- reso possibile grazie alla grande sensibilità dimostrata da chi ha deciso di essere ancora una volta al nostro fianco: volontari, donatori, Anicav e Ricrea, partner di questo progetto. È a loro che va il nostro più grande ringraziamento, perché ci permettono di continuare a finanziare la ricerca scientifica di altissimo profilo e aiutare gli oltre 2.000 bambini che ogni anno si ammalano di tumore”.

Siamo onorati di aver contribuito con il nostro pomodoro ad un’iniziativa così importante”, dichiara a sua volta il numero uno di Anicav, Antonio Ferraioli. “Le proprietà salutistiche del pomodoro, infatti, ben si conciliano con l’esigenza di sviluppare programmi di ricerca. Grazie alle tante persone che hanno generosamente sostenuto questo progetto con le loro donazioni, siamo riusciti ad ottenere un grande risultato”.

Con questa iniziativa il pomodoro ha dimostrato di essere realmente “buono per te e buono per la ricerca”, commenta Gianluigi Di Leo, presidente del Gruppo giovani imprenditori di Anicav. “Siamo molto felici per il positivo bilancio e siamo già pronti a collaborare con Fondazione Veronesi per la terza edizione che, sono certo, otterrà risultati ancora più importanti”. Soddisfazione per il successo dell’iniziativa che coniuga impegno sociale e responsabilità ambientale anche da parte di Domenico Rinaldini, presidente di Ricrea. “I barattoli di pomodoro sono amici dell’ambiente perché realizzati in acciaio, materiale permanente che si ricicla al 100% all’infinito, e in questa occasione, grazie alla collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi e Anicav, sono diventati un utile strumento per sostenere la ricerca sui tumori pediatrici”.

 

 

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