Meghan Markle, la duchessa femminista. Londra ha la sua Boldrini anglicana

Dopo la noia del real wedding,

http://www.affaritaliani.it/cronache/royal-wedding-che-noia-i-riti-con-cui-il-popolo-scorda-la-crisi-541144.html

ora ci sorbiamo anche il femminismo della pulzella (si fa per dire) reale, Meghan Markle, che nel sito reale si definisce “fiera di essere femminista”. Certo, la femminista Usa dovrà rinunciare alla sua piena libertà di espressione chiedendo il permesso ai Reali in cambio di qualche piccolo vantaggio, come lo status di “regina”, ricchezze favolose, notorietà ed ogni comfort.

Ma questi sono in fondo particolari. L’importante secondo l’attrice americana miracolata dal real matrimonio sono le grandi battaglie per il femminismo mondiale che non vedeva l’ora di aver trovato una nuova testimone, una sorta di Boldrini anglicana, che dispenserà i suoi consigli e le sue tattiche per contrastare i terribili maschi da combattere sempre e comunque, tranne, naturalmente, sposandoli quando ti portano ori e glorie e ti regalano il titolo di duchessa, come è successo a lei.

I veri e seri problemi delle donne non si combattono con le chiacchiere reali e con le contraddizioni, ma nella società, ogni giorno, magari facendo la cassiera a Rovigo. È più convincente ed utile.