Moda: Prada dice addio a pellicce animali, via da passerelle dal 2020
Svolta animalista per Prada: il gruppo del lusso italiano ha decretato l'addio all'uso di pellicce animali, seguendo le orme di altre importanti case del lusso
Svolta animalista per Prada: il gruppo del lusso italiano ha decretato l'addio all'uso di pellicce animali, seguendo le orme di altre importanti case del lusso che da qualche tempo hanno deciso di venire incontro alle istanze etiche sollecitate da attivisti e consumatori. Il gruppo - che include i marchi Prada, Miu Miu, Church's e Car Shoe - ha annunciato che la misura entrerà in vigore dal prossimo febbraio dopo la collezione femminile primavera/estate 2020.
Una decisione che fa seguito al "dialogo positivo" con la Fur Free Alliance (Ffa), una coalizione di oltre 50 organizzazioni per la difesa degli animali tra cui in particolare Lav e Humane Society of the United States, ha spiegato Miuccia Prada, ricordando "l'impegno del Gruppo Prada verso l'innovazione e la responsabilità sociale". "Concentrarci su materiali innovativi consentirà all'azienda di esplorare nuovi confini del design creativo soddisfacendo al contempo la domanda di prodotti etici", ha sottolineato.
Finora Prada ha utilizzato pellicce di visone, volpe e coniglio per i suoi prodotti. Gli animali vengono allevati rinchiusi in gabbie piccolissime, spesso mostrano segni di auto-mutilazione e comportamenti malati. Lo stop all'uso di pellicce animali è una tendenza sempre più consolidata nella moda: negli ultimi anni molti gruppi l'hanno fatta propria, Armani, Gucci, Versace, Furla, Bottega Veneta, Burberry, Donna Karan e Michael Kors/Jimmy Choo, così come lo stilista Jean-Paul Gaultier.
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