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Pasqua 2024 a Vienna, dall'arte alle pasticcerie storiche: ecco che cosa fare
Cafe Sperl Innen

Pasqua 2024, a Vienna con chi vuoi

Pasqua è alle porte ed è un’occasione per una breve vacanza non troppo lontano dall’Italia. Ma dove? Vienna può essere un’ottima scelta, tra mostre d’arte, concerti, tour a piedi tra luoghi iconici e shopping alternativo. Ecco gli indirizzi da mettere su Google map.

La capitale europea della musica classica offre un ricco calendario di concerti in chiese barocche e sale tradizionali. Al Musikverein (Musikvereinspl. 1), l’atmosfera di Capodanno non finisce mai.

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Qui la Wiener Mozar Orchester è protagonista nella settimana pasquale. I concerti si tengono anche nelle chiese principali, come la Karlskirche (Karlsplatz 10), dove si omaggia Vivaldi con il concerto delle Quattro stagioni, ogni sera.

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Per ammirare la bellezza della città da 65 metri di altezza, ci si può dirigere verso la Ruota Panoramica (Prater, Gaudeegasse 1), uno dei simboli indiscussi di Vienna, nel cuore del mondo variopinto e divertente del Prater: ha di recente festeggiato il 125esimo anniversario della sua costruzione con una nuova attrazione adrenalinica, la “Piattaforma N°9”, per un’esperienza che rievoca quella vissuta dagli operai che hanno realizzato la grande ruota, grazie ad un pavimento interamente trasparente.

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Se il tempo lo permette, si possono organizzare piacevoli picnic nei numerosi parchi attrezzati con aree ad hoc, come il Türkenschanzpark (Hasenauerstraße Türkenschanzpark), oppure in centro, nello Stadtpark (Parkring 1) o nel Burggarten (Josefsplatz 1), circondato dallo sfarzo imperiale, alle spalle dell’Hofburg. All’interno del Burggarten, si trova il mondo variopinto e multicolore della Schmetterlinghaus (Casa delle farfalle, Palmenhaus, Schmetterlinghaus Hofburg Burggarten), dove vivono centinaia di farfalle esotiche che volano in libertà in una foresta tropicale in miniatura. E al Palais Coburg, al numero 4 di Coburgbastei, ci si può fermare a ritirare un cestino picnic con golose gourmandise e tovaglia inclusa.

Nel MuseumsQuartier (distretto di Neubau), un luogo dove si impara giocando e divertendosi è il Museo ZOOM (Museumsplatz 1): qui i piccoli dagli 8 mesi ai 6 anni sono gli esploratori privilegiati dell’Oceano, con la grotta marina, il tunnel degli specchi e la barriera corallina, mentre nell’Atelier sperimentano le tecniche e i materiali più diversi.

Il castello di Schönbrunn

Nel cuore di Vienna, il maestoso Palazzo di Schönbrunn (Schönbrunner Schloßstraße 47) è un gioiello architettonico che incarna la grandezza e la magnificenza dell’Impero Asburgico. Con le sue facciate imponenti e i giardini lussureggianti che si estendono all’orizzonte, è il simbolo della storia e della cultura austriaca. Ma non è solo l’interno a catturare l’immaginazione dei visitatori, i vasti giardini sono un’opera d’arte paesaggistica in sé, con fontane danzanti, labirinti verdi e pergolati romantici che invitano a passeggiate. Si può optare per il Grand Tour del palazzo ma anche per lo Strudelshow, nel Café Residenz interno, per scoprire segreti e aneddoti dell’iconico dolce.

Poco lontano da Schönbrunn e dal suo Labirinto Dedalo, c’è il Museo della Tecnica (Mariahilfer Str. 212), dove si va alla scoperta di fenomeni scientifici, tecnici e naturali in modo divertente tra esprimenti e prove: una meta anche per una giornata di pioggia.

Il Palazzo della Secessione, per un tuffo nel mondo fin de siècle

 

Nel cuore artistico di Vienna, il Palazzo della Secessione (Friedrichstraße 12) si erge come un’icona dell’avanguardia e della rivoluzione artistica della fine del XIX secolo. Progettato dal celebre architetto Josef Maria Olbrich nel 1897, questo edificio dalla forma peculiare, caratterizzato dalla sua cupola dorata adornata con foglie di alloro, è stato concepito come un tempio per l’arte moderna e per il movimento secessionista viennese. Da visitare le mostre Slime (fino al 30 giugno), un’esposizione “ibrida” curata da Joshua Simon, con talk e performance, e Testing Grounds (fino al 2 giugno) di Katrin Hornek sugli strani paradossi dell’era dell’antropocene.

Le altre mostre da non perdere

Altre mostre da segnare in agenda nelle prossime settimane: Egon Schiele-Adrian Ghenie (aperta fino al 9 febbraio 2025, Albertina); Holbein. Burgknair. Dürer (fino al 30 giugno, Kunsthistorisches Museum); Roy Lichtenstein (in occasione dei 100 anni dalla nascita dell’artista statunitense, fino al 14 luglio, Albertina) e, per celebrare la diversità e l’inclusione in tutte le sue forme, The Beauty of Diversity (fino al 18 agosto, Albertina). Alla mostra WE presso la Heidi Horten Collection (Hanuschgasse 3), fino al 25 agosto, 150 opere di Richter, Baselitz, Rothko, Hockney, Basquiat, Picasso, Katz, Munch e altri mostri sacri dell’arte contemporanea.

Shopping alternativo

Borse e accessori hipster da Graf (Mariahilfer Straße 44). Per l’abbigliamento vintage c’è Kleider gehen um (Webgasse 4). Abiti con una seconda vita all’insegna della sostenibilità nella boutique Hotkultur Ewa (Schadekgasse 3).

Le pasticcerie per una merenda principesca

Per una pausa indoor l’indirizzo giusto è la pasticceria Demel (Kohlmarkt 14), scelta da Sissi e Franz Joseph come pasticceria ufficiale di corte, e da sempre famosa per le sue vetrine di zucchero e marzapane. La sacher n. 1 (anche come souvenir per chi non è a dieta) si gusta all’Hotel Sacher, aperto dallo stesso Eduard Sacher nel 1876 (Kärntner Straße 38).

sacherSacher
 

Gli Ostermärkte

Nostalgia dei mercatini di Natale? Vienna è anche una destinazione nota per i mercatini di Pasqua, gli Ostermärkte, con una lunga tradizione, dove le uova di cioccolato e dipinte in dimensioni diverse sono protagoniste, insieme ad altre leccornie, prodotti biologici e manufatti artigianali (i più famosi si trovano nei quartieri Schönbrunn, Am Hof e Freyung).

Mercatini di Pasqua a ViennaMercatini di Pasqua a Vienna
 

Un hotel per viaggiatori curiosi

Vienna si scopre anche all’Hotel Beethoven (Papagenogasse 6), a 100 metri dal mercato all’aperto Naschmarkt e dal Theater an der Wien, nel 6° distretto di Vienna, a 5 minuti a piedi dalla Ringstraße e dal centro della città. Recentemente rinnovato con una lounge bar glam, è un esempio felice di come un hotel si possa integrare con la storia culturale di una città, divenendo vetrina dei suoi simboli e delle personalità più eminenti. Ognuno dei sei piani è declinato con un diverso tema legato alla tradizione e alla cultura viennese: i caffè letterari viennesi (primo piano), la Secessione (secondo piano), la musica e Ludwig van Beethoven (terzo piano), il teatro (quarto piano), personaggi celebri di Vienna (quinto piano) e audaci donne viennesi di fine secolo (sesto piano). Ogni stanza ha uno stile diverso ed è dedicata a un personaggio che ha intrecciato la propria vita con la capitale austriaca, da personalità femminili anticonformiste, come Elisabeth Petznek o Hedi Lamarr, a Hermann Bahr o Egon Friedell. La colazione è servita nel mezzanino affacciato sulla porta di Papageno del Theater an der Wien, dove Beethoven debuttò per la prima volta con il suo Fidelio. La proprietaria, Barbara Ludwig, parla italiano ed è a disposizione degli ospiti per condividere gli indirizzi più trendy di Vienna, offrendo dritte preziose.






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