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Costume
Pedofilia, crescono i casi al femminile. "Sete di possesso e trasgressione"
Dal film "Diario di uno scandalo"

Di Virginia Perini

Due casi di cronaca hanno scosso l'opinione pubblica e forse sono solo l'inizio di una serie. Una serie inquietante è vero ma che porta a interrogarsi a fondo e lungamente sulla società in cui viviamo, sui suoi costumi, sul ruolo della donna e su quello dell'uomo. Da una parte c’è un'insegnante trentacinquenne che ha tradito il marito e avuto un figlio dall'allievo tredicenne, come nel film Diario di uno scandalo, interpretato da una giovanissima e seducente Cate Blanchett. Dall’altra un'infermiera di Torino infatuata dell'amico della figlia, quattordicenne. Si tratta di storie definite un po' frettolosamente come semplici "casi di pedofilia" al femminile che invece si portano dietro riflessioni importanti. «Nello stereotipo culturale il pedofilo è maschio, invece anche le donne possono esserlo e la percentuale attualmente è compresa tra l’8 e il 12% del totale. Agiscono in maniera differente; hanno per lo più tra i 30 e i 45 anni» spiega la psicoterapeuta Laura Burani Iorio. «I dati parlano chiaro: il fenomeno è in aumento, molte sono baby sitter, maestre e prof. A muovere queste dinamiche può essere una necessità di controllo repressa o una sublimazione del senso di maternità che si trasforma nella voglia di reimpossessarsi del bambino perduto. Ma spesso è una commistione di questi fattori ad entrare in gioco. Quel che è certo è che sugli adolescenti una storia di passione con una donna adulta può avere ripercussioni molto gravi: non sono pronti al passaggio repentino da mamma a amante e questo può generare una brutta confusione dei ruoli con future problematiche nelle relazioni». Una perversione, dunque, che sfocia in disturbo psicologico dettato da fattori sempre diversificati e talvolta indecifrabili, sostengono gli esperti. Loredana Petrone, psicologa e sessuologa autrice con Marco Troiano del libro E se l'orco fosse lei? (Franco Angeli) ha spiegato: «Pensare che una donna possa essere un'abusante sessuale è raccapricciante, è sconvolgente perché la donna è associata all'idea di mamma. Teoricamente una madre non potrebbe mai danneggiare un bambino». E anche Internet fa la sua parte. A fare emergere più chiaramente la diffusione della pedofilia femminile negli ultimi anni ha contribuito senza dubbio il web: su internet sono sempre di più le foto o i filmati pedopornografici che coinvolgono donne e soprattutto mamme. Un mercato di immagini da far rabbrividire che non può essere associata ad un’altra tendenza, quanto mai contemporanea, che vede crescere il numero delle donne che lasciano il tetto coniugale per trovare una nuova vita con qualcuno di più giovane. Dati alla mano, negli ultimi due anni, il numero delle scelte di questo genere nell’universo femminile europeo sono aumentate del 23 percento e molti esempi di donne con partner più giovani (anche senza tradimenti alle spalle) li troviamo nel mondo del jet set o della politica. Da Selvaggia Lucarelli al presidente Macron, sposato niente di meno che con la sua professoressa del liceo. E poi Shakira, Heidi Klum, Kylie Minogue, Britney Spears con il suo personal trainer Sam Asghary. Non dimentichiamo il caso mediatico dello scorso autunno, la storia tra Asia Argento e un minorenne, costato a Sky una poltrona vuota al tavolo dei giudici di xFactor; una vicenda di cui ancora si parla ma che ha tenuto con la bocca cucita i vertici dell’emittente per parecchio tempo. Tradimenti o no, matrimoni alle spalle o meno, sono tante le donne che scelgono compagni giovani o avventure con i cosiddetti (volgarmente e con poco rispetto) “toy boy”. Resta anche alto il numero (che è in crescita) degli uomini maturi “abbandonati”. Anche il mood librario ci dice qualcosa: il tema della fedeltà fa faville in libreria tra chi si diletta con il probabile premio strega Marco Missiroli (autore per Einaudi di Fedeltà, appunto) e chi preferisce l’aura accreditata di Massimo Recalcati che in Mantieni il bacio (Feltrinelli) sviscera le problematiche dell’amore, compresa la sua caducità; i due libri sono acquistati rispettivamente da lettrici per il 69 percento il primo e 79 il secondo. «Le donne non smettono mai di interrogarsi - commenta ancora la Burani Iorio - e oggi più che mai, in una fase di cambiamento sociale e culturale. Ormai la donna non ha paura di cambiare radicalmente vita e non ha più bisogno di ricercare nel partner un modello, esempio di saggezza e forza; le donne hanno tantissime responsabilità che coinvolgono famiglia e carriera, sono spesso capi se non nei posti di lavoro dove la strada è ancora lunga, nella propria vita e in quella familiare. Ecco perché, spesso alla ricerca di spensieratezza, progetti e prospettive trovano affascinante chi ha ancora tutto davanti. Il polso e le redini che hanno nella vita lo manifestano volentieri nel sesso dove una maggiore esperienza le aiuta a vivere la sessualità al meglio».

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