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Costume
Yachting Festival, la nautica “ecologica” a Cannes
AVA YACHTS

di Paola Serristori

 

“Siamo qui, in un luogo mitico come la Croisette…” L’emozione del campione di off-shore Armel Le Cleac'h, ambasciatore della 42ma edizione di Yachting Festival, il salone della nautica a Cannes, è condivisa da espositori e pubblico. L’evento riceve un interesse crescente, tanto che quest’anno ha raddoppiato gli spazi, estendendosi su quattromila metri quadrati, e creato un collegamento via mare con navette ogni quarto d’ora tra Vieux Port, dove sono esposte le barche a motore, il vecchio porto di fronte alla cittadella, accanto al Palais des Festivals, sede del celebre altro festival, che richiama le star del cinema, e Port Pierre Canto, riservato alla vela. Il salone ha ospitato il lancio della finale del gran premio internazionale Sail GP per i catamarani super-veloci, a Marsiglia, dal 20 al 22 settembre (il circuito ha toccato Sydney, San Francisco, New York, Cowes).

I maggiori cantieri internazionali espongono a Cannes, malgrado la prossimità delle date di Monaco Yacht Show (25-28 settembre) e l’attrattiva mondiale di Dusseldorf. Il pubblico, in larga parte già proprietari di imbarcazioni, arriva dai cinque continenti, e anche numeroso dall’Italia. Nell’edizione 2019, che si è appena conclusa, sono state presentate 650 barche, a vela e a motore, di cui 122 prime mondiali e più di 130 lanci.

La città della Costa Azzurra fa il pieno di hotel e ristoranti con ospiti qualificati, offrendo organizzazione e perfetta pulizia dei luoghi pubblici malgrado l’alta stagione. Il sindaco David Lisnard sta portando avanti un impegno per il senso civico ed il rispetto del paesaggio. “Le respect est propre à Cannes” (il rispetto è appropriato a Cannes), è lo slogan della campagna di sensibilizzazione verso l’ambiente. Una scultura che rappresenta un enorme pesce col ventre gonfio di spazzatura (lattine, bottiglie di plastica, sacchetti) è sotto gli occhi dei bagnanti sulla spiaggia in pieno centro. L’amministrazione comunale sostiene il corretto smaltimento dei rifiuti. I tutta la città sono disposti contenitori per avanzi di cibo accanto a contenitori per generi riciclabili. Alcuni cassonetti sono alimentati ad energia solare ed avviano il compostaggio. Per chi lorda un’aiuola l’ammenda è di 38 euro ed il verde pubblico, così come la sabbia, è mantenuto come una grande proprietà destinata al benessere collettivo. Il turista di buon livello sociale è abituato a questi standard di decoro e sceglie volentieri Cannes.

Per rafforzare l’impegno ecologico, Yachting Festival e Mairie di Cannes hanno ricevuto al salone la presidente di WWF Francia, Isabelle Autissier, prima donna navigatrice solitaria a fare il giro del mondo, che si è intrattenuta con costruttori ed armatori per confrontare le idee sul futuro della nautica conforme alla salvaguardia dell’ecosistema marino in sofferenza a causa del cambiamento climatico. Si cercano soluzioni compatibili, come il catamarano di lusso a propulsione ibrida di Fountaine Pajot.

L’Italia, penisola distesa sul Mediterraneo, sta per perdere il suo ruolo potenzialmente centrale nella nautica, settore chiave della produzione di beni di lusso? In parte sì. I cantieri Ferretti partecipano a Yachting Festival, ma hanno lasciato il Salone nautico internazionale di Genova preferendo la prima edizione dell’esposizione nautica a Venezia, con cui la società ha firmato per i prossimi quattro anni. Il motivo principale è la vetustà degli spazi di Genova, si dice, che non ha saputo investire per crescere.

Il mercato straniero è dinamico, confermano tutti i cantieri. Dagli inglesi Princess Yachts ci sono state trattative anche col Sud-Africa e Brasile. Oltre che coi cinesi, che iniziano a manifestare interesse per la nautica. Molti armatori dai Paesi del Nord hanno preferito Pearl Monaco (Norvegia, Inghilterra, Irlanda). In generale si sono visti molti russi, nuovi ricchi dei Paesi dell’Est, come Cecoslovacchia e Polonia, pochi arabi, e solo dagli Emirati arabi.

La novità sensazionale è il cantiere Ava Yachts di Antalya. Creato da un ingegnere e design d’interni, Atilla Küçükdiker, che ha formato un’esperienza di progettazione di serbatoi chimici, dal 2002 di barche da diporto. Il diciassettesimo progetto è il primo yacht come costruttore. Un gioiello a due ponti, in cui gli spazi trionfano, accessoriati di tecnologia ed elettrodomestici di ultima generazione, ovunque moduli a scomparsa per la sistemazione di suppellettili e bagagli, decorati nei minimi dettagli: legno, acciaio, marmo, pietra forgiati, levigati, molati in un lusso mai eccessivo, ma con standard e comfort di hotel a cinque stelle. La scheda tecnica ed il prezzo di KANDO 110, trentaquattro metri, 2 x 650 HP Volvo Penta, hanno lasciato stupefatti anche i progettisti di altri cantieri: otto milioni e mezzo di euro, mentre gli yacht della stessa classe che, per esempio, sono attualmente in costruzioni nei cantieri cinesi superano i dieci milioni. Un secondo yacht è già in costruzione.

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