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Cronache
2 milioni di attacchi informatici nel mondo danni per 40000 milioni di euro
Cybersecurity

 

‘Oltre 2 milioni di attacchi informatici sono stati fatti nel 2018 con un impatto economico di oltre 40000 milioni di euro’ sono i due dati allarmanti’ comunicati dalla OTA, l’Organizzazione Mondiale per la Sicurezza sulla rete che sottolinea comunque che i numeri debbano essere considerati per difetto.

Le cifre reali infatti sono ben più alte poiché molte vittime non sporgono denuncia.

Molto spesso infatti le organizzazioni che vengono colpite non denunciano perché vogliono evitare un ulteriore danno, quello d’immagine, che potrebbe portare a danni superiori.

La cybersecurity per proteggersi da attacchi informatici

Il fatto che la sicurezza in internet si sia convertita in una grande preoccupazione, soprattutto per le organizzazioni imprenditoriali, è facilmente rilevabile dall’alto numero di richieste di esperti di cybersicurezza.

 

A questo proposito si stima che nel 2022 si saranno creati quasi 2 milioni di posti di lavoro del mondo di cui ben 350000 nella sola Europa per superqualificati informatici.

 

L’Ota, nel suo studio, ha rilevato come gli attacchi informatici più comuni siano di quattro tipi: sequestro del sistema informatico accompagnato da una richiesta di riscatto, furto dei dati sensibili dagli indirizzi elettronici, blocco di alcuni servizi informatici e attacco a dispositivi connessi.

 

Rispetto al 2017 il 2018 ha visto un numero di attacchi informatici inferiore ma l’impatto finanziario è cresciuto del 60%.

Lo scandalo più grande di violazione di dati si è avuto nel registro ufficiale dei dati in India, Aadhaar, con oltre 1100 milioni di dati violati. Poi lo scandalo più famoso, quello di Facebook e Cambridge Analytics, che ha toccato quasi  90 milioni di persone.

La cybersecurity per proteggersi da attacchi informatici

Il rischio però non è solo per le realtà grandi ma anche per quelle medio piccole. Gli esperti di cybersecurity sostengono che qualsiasi impresa può, potenzialmente, venire attaccata. Questo per tre motivi ben precisi: molti degli attacchi cominciano in maniera automatica poiché i delinquenti muovono nella rete delle specie di ‘droni informatici’ che sono alla ricerca di vulnerabilità; poi tutte le imprese, soprattutto quelle che operano con persone e metodi di pagamento, hanno informazioni interessanti da utilizzare per atti criminosi e ultimo se si prende il controllo di sistemi informatici  questi possono essere successivamente utilizzati per entrare in altri siti.

Si calcola che su dieci imprese almeno una perde mediamente 10 milioni di dollari l’anno per tali attacchi.

Molte volte gli impiegati di un’impresa vengono ingannati da venditori o manager che in rete si presentano con sconti, carte regalo o altro similare. La gente risponde in buonafede e invia un messaggio di ritorno. E il danno è fato.

 

Solo con questa truffa l’FBI ha stimato che nell’anno passato si sono avuti ben 20000 attacchi. Attacchi che hanno creato un totale di furti di 1300 milioni di dollari.

Che fare per difendersi da questa minaccia?

 

Sicuramente le imprese hanno più possibilità di difesa che le persone ma quasi il 95% di questi atti criminali potrebbe essere evitato con qualche semplice regola di base.

Quali?

Innanzitutto avere un antivirus di ultima generazione, poi assicurare le reti, quindi organizzare i dati dell’impresa in spazi informatici dell’impresa e non in dispositivi personali ed infine usare il cosiddetto ‘cloud’ con criterio.

 

In ogni caso il rischio informatico è attualmente il tipo di furto più pericoloso e più subdolo in grado di rubare non solo soldi ma informazioni sensibili di ogni tipo.

 

 

 

 

 

 

 

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